Le mosse finali Messias e Praet doppio assalto L’idea Kabak
Messias, riparte l’assalto E c’è la tentazione Praet I granata tornano a trattare per il gioiello del Crotone L’ex doriano è l’alternativa. Becao o Kabak in difesa Domani al lavoro al Fila. Nuovi esami per Bremer
l Toro di questo avvio di campionato ha incassato due sconfitte uguali nel punteggio (2-1) ma diversissime nei contenuti. Convincente e sfortunata la squadra nel debutto casalingo contro l’Atalanta, al punto che l’allenatore nerazzurro Gasperini aveva parlato di «vittoria immeritata perché gli avversari hanno giocato meglio». Viceversa sconfitta netta quella di sabato a Firenze con Ivan Juric poi lanciatosi in un commento che oltre a sottolineare i meriti altrui ha posto in evidenza i limiti dei suoi. Per poi tornare sull’esigenza di rafforzare questa rosa con operazioni di mercato che assicurino la presenza di giocatori con caratteristiche al momento assenti e molto importanti per i piani tattici del tecnico croato. Dopo aver rassicurato il suo allenatore circa la precisa volontà della società di accontentare tali richieste, il direttore tecnico Davide Vagnati ha ridato impulso alle trattative già in piedi, e nel contempo si è lanciato su piste finora inesplorate: il difensore dello Schalke
IOzan Kabak e l’ex blucerchiato Dennis Praet, attualmente al Leicester. Che può diventare sullo scacchiere tattico il trequartista che vorrebbe Juric da collocare sulla stessa linea di Pjaca alle spalle del centravanti.
Sia chiaro: per questo ruolo in pole position rimane Junior Messias, nonostante l’incontro di venerdì con i dirigenti del Crotone non abbia fatto registrare sostanziali passi in avanti. La volontà del club calabrese di cedere il suo gioiello esiste così come il brasiliano ha
● (ni.ce.) Il Toro è in pausa: 48 ore di libertà per ricaricare le pile dopo la delusione di Firenze. A parte Sanabria e Rincon, volati in Sudamerica per rispondere alla convocazione delle nazionali e l’azzurro Belotti, il gruppo granata si ritroverà domani al Fila per riprendere la già espresso un pieno, totale gradimento verso il Toro: del resto il capoluogo piemontese è la sua seconda patria. Messias però non farà niente per forzare la mano alla società che lo ha lanciato in Serie A, questo aspetto è scontato. Quindi oggi Vagnati riprenderà a parlare con il direttore sportivo del Crotone, Beppe Ursino, per cercare quell’avvicinamento tra richiesta e offerta che non c’era stato alla fine della scorsa settimana. Sullo sfondo, naturalmente, pronti a intervenire restano i due presidenti, Urbano Cairo e Gianni Vrenna. preparazione in vista della partita casalinga contro la Salernitana in programma domenica 12. Questa sosta sarà utile soprattutto per risolvere il problema alla caviglia che affligge Gleison Bremer da quasi due mesi. Il brasiliano è tornato in squadra contro l’Atalanta ma non ha potuto
Non può che essere loro l’ultima parola.
Intanto, però, il Toro ha aperto col Leicester il discorso che porta a Dennis Praet, vecchia tentazione del direttore tecnico granata: Vagnati lo aveva cercato pure la scorsa estate per regalarlo a Giampaolo che lo aveva allenato alla Sampdoria. È una strada parallela, Praet (classe 1994) viene giudicato idoneo a interpretare il ruolo ritenuto essenziale da Juric e quindi diventa l’alternativa a Messias. Non risulta invece di attualità in finire il match a causa di un’altra botta, poi pareva recuperato per Firenze ma ha dovuto dare forfeit. Insomma un tira e molla che i medici granata contano di risolvere definitivamente al termine di ulteriori indagini strumentali. Quelle fatte finora non avevano suscitato allarmi. casa Toro il nome di Amrabat, che pure è circolato in queste ore in quanto nel ruolo di mediano ci sono attualmente Mandragora, Lukic, Pobega, Rincon, Segre e volendo Linetty.
Se c’è un reparto da completare, invece, è quello arretrato perché l’uscita di Lyanco deve essere compensata da una entrata. Lo ha sottolineato pure Juric nel dopo partita di Firenze e bisogna dire che sull’agenda di Vagnati ci sono diversi nomi. Il più recente, molto quotato in queste ore, è quello del giovane turco Ozan Kabak, 21 anni, in forza allo Schalke 04. È un 2000 che verrebbe in Italia volentieri per migliorarsi e quindi crescere ulteriormente. Ma è già molto interessante. Così come è in corso una riflessione sul brasiliano Becao dell’Udinese che potrebbe diventare cedibile se il club friulano riuscisse a sua volta ad assicurarsi un rimpiazzo. I vari Goldaniga, Mustafi e Walukiewicz, emersi di recente, non sono di attualità.
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