Gol a Udine, fan divisi
per il rinnovo, ricordando che la società nelle scorse settimane gli ha proposto un prolungamento da 4 milioni netti per i prossimi 5 anni, «Il più pagato della storia del club». «A 21 mesi dalla scadenza del contratto»: una sottolineatura significativa che spiega come il magnate italo-americano abbia il timore di ritrovarsi la prossima estate con il suo gioiello in scadenza di contratto. «A me e alla Fiorentina non resta altro che prendere atto della volontà del giocatore e del suo entourage recita la lettera - e di conseguenza individuare nel breve soluzioni fattibili ed adeguate per proseguire al meglio questa nuova ed entusiasmante stagione...».
Chi invece si è fatto sotto di recente è stata la Juventus,
alle prese con la questione del centravanti del futuro. Nell’idea di Federico Cherubini c’era la prospettiva di ripetere l’operazione Chiesa, vale a dire un prestito pluriennale con riscatto ad una cifra intorno ai 60 milioni di euro. Anche con la disponibilità ad inserire una contropartita tecnica nel possibile affare. Invece la Fiorentina ha chiuso sul nascere il dialogo, partendo da una richiesta shock: 90 milioni di euro. Senza sconti. Singolare, allora, che a distanza ravvicinata di tempo proprio Commisso dia fiato alle trombe, aprendo di fatto la trattativa per una cessione a cifre importantissime. Vista dalla prospettiva bianconera questo uscita non aiuta ad andare avanti, almeno per il momento. La famiglia Agnelli, si sa, in questa stagione ha programmato una riduzione del maxi buco gestionale. Ecco perché la carta Vlahovic, non può essere giocata a condizioni straordinarie. A maggior ragione, quindi, la società torinese non può essere considerata in corsa nell’immediato. Al massimo può tornare in corsa per la prossima estate.
Il City non ha sciolto il nodo dell’attaccante dopo il mancato aggancio di Kane