Arriva l’ora di Kaio e Arthur i rinforzi brasiliani di Max
I due saranno provati in amichevole durante la sosta: l’obiettivo è averli pronti alla ripresa
attesa è stata lunga, per uno anche più dell’altro. Kaio Jorge è arrivato a Torino in estate e per esordire ha dovuto aspettare l’inizio dell’autunno, perché un infortunio lo ha tenuto fermo per più di un mese. Nel derby ha giocato pochi minuti, che però gli sono bastati per prendersi i complimenti di Massimiliano Allegri: «Ha toccato solo due palloni ma è entrato bene, si vede che è sveglio». Il brasiliano sabato scorso è stato convocato per la prima volta insieme al connazionale Arthur, che però si è limitato a fare l’ultrà a bordo campo, soprattutto nei minuti finali. L’esordio bis in bianconero è solo rimandato, perché Allegri conta di averlo in buona condizione già contro la Roma. Difficile immaginarlo in campo dall’inizio dopo la lunga inattività, però il mediano può diventare un’opzione per il tecni
L’Kaio Jorge è l’uomo nuovo in tutti i sensi, arriva da un altro continente (il Brasile), è giovane (19 anni) e finora ha visto il calcio europeo solo in tv. Avrà bisogno inevitabilmente di un lungo periodo di adattamento, parte ultimo nelle gerarchie offensive ma ha il vantaggio (se così si può chiamare...) di non essere stato inserito in lista Champions: significa che Allegri potrà sfruttarne la freschezza e la voglia in campionato quando dovrà far rifiatare gli altri, anche solo per spezzoni di partita. Gli altri brasiliani del gruppo (Alex Sandro e Danilo, oltre ad Arthur) lo stanno aiutando a inserirsi, intanto s’allena (anche nel giorno di riposo) e studia in campo e a casa, dove lo aspettano le lezioni di italiano.
Arthur è arrivato con un anno d’anticipo rispetto a Kaio ma ha passato quasi più tempo in infermeria che in campo: 32 presenze (di cui 19 da titolare) e un gol nella scorsa stagione, per un totale di 1714 minuti. Colpa di una calcificazione ossea tra tibia e perone che ha iniziato a tormentarlo a dicembre e per risolverlo è stato costretto a farsi operare. Intervento a metà luglio e poi due mesi e mezzo di stop. Adesso sta bene ma deve ritrovare la condizione, motivo per cui Allegri ha annunciato un paio di amichevoli durante la sosta per mettergli minuti nelle gambe. La scommessa dell’ex Barça sarà cercare di convincere Allegri che può inserirsi nei suoi equilibri anche se per caratteristiche non è il suo centrocampista ideale. Il brasiliano ha tecnica e palleggio (un po’ meno il dinamismo che piace a Max) e in coppia con Locatelli può alzare il livello di un reparto dove la qualità non abbonda.