L’olandese è in ritardo Perisic ormai una garanzia
Quattro esterni e un incastro ancora da trovare. Tra i primi punti all’ordine del giorno del nuovo allenatore ci sono gli esterni del suo 3-5-2: Inzaghi li ha alternati tutti, ha testato le coppie a disposizione. Ed è chiaro come i margini di crescita più attesi siano quelli di Dumfries. Attesi e necessari. Perché l’olandese, dopo l’esordio boom con il Bologna, non ha poi dato la stessa sensazione di solidità, sembrando tatticamente un pesce fuor d’acqua. Il confronto con Hakimi è impietoso e anche il parallelo con le difficoltà del marocchino di un anno fa regge fino a un certo punto. Ma è da qui che deve arrivare il salto, per il calcio di Inzaghi quel ruolo è fondamentale. A sinistra, in fondo, i problemi sono minori. Perisic ha ormai piena padronanza del ruolo, riuscendo a essere decisivo in fase offensiva (leggi assist a Dzeko a Reggio Emilia) e preciso in quella difensiva. Dimarco viene alternato come centrale e come esterno: in entrambi i casi ha dato buone risposte, eccezion fatta per la gara di Kiev con lo Shakhtar. Darmian è tipo che non tradisce: sai quello che può dare, pure quello che non puoi chiedergli. Tutto, in fondo, dipende dal rendimento di Dumfries: se non dovesse crescere, Inzaghi avrebbe un problema grande. Ma ad Appiano giurano sia questione di (poco) tempo.