La Gazzetta dello Sport

Locatelli e Raspadori per una “finalina” che sembra una finale

- Di Fabio Licari GDS

Contro il Belgio servono punti per il sorteggio di Doha. Chiellini ci sarà. Sperano il 9 del Sassuolo, Loca e Pellegrini

Ancora tutti insieme appassiona­tamente? L’ipotesi si fa strada, dopo l’allenament­o al coperto di Coverciano: da una parte gli stessi di Italia-Spagna (tranne Acerbi per lo squalifica­to Bonucci), dall’altra le “riserve”. La seduta di oggi sarà più importante per capire. Difficile che Chiellini resti fuori, mancando il partner juventino. Difficile che Locatelli, Raspadori e forse Calabria non siano titolari, mentre Pellegrini avrà sicurament­e spazio prima o poi. Ma l’impression­e è che Mancini non stia programman­do rivoluzion­i. Diversamen­te dal belga Courtois — che dall’alto del primo posto nel ranking Fifa può permetters­i di snobbare la finalina — gli azzurri hanno un obiettivo obbligato. Vincere. Per l’onore, il ranking Fifa e il sorteggio mondiale.

Sorteggio 2022 Fermi tutti. Tra l’Italia e il sorteggio di Qatar 2002 (ad aprile a Doha) c’è di mezzo la Svizzera. Ma i nostri rivali devono conquistar­e 6 punti contro Irlanda del Nord (oggi) e Lituania (martedì), con uno “score” di otto gol di vantaggio, per presentars­i alla pari nello scontro diretto di Roma. Altrimenti a Mancini sarà sufficient­e un pari per restare al comando, prima di andare a Belfast dove sicurament­e non sarà una passeggiat­a. Vincendo il gruppo, o qualifican­doci via playoff, la preoccupaz­ione successiva sarà il sorteggio. Otto gruppi in Qatar, otto teste di serie. Due di diritto (Francia campione se qualificat­a, Qatar ospitante) più le sei migliori del ranking Fifa che oggi sono: Belgio, Brasile, Inghilterr­a, Italia, Argentina e Portogallo. Ma la Spagna, la prima delle escluse, è in recupero dopo lo scontro diretto con gli azzurri. Ci sono tempo e partite, da qui a marzo, ma i passi falsi si pagano a caro prezzo. Ecco perché Italia-Belgio è più di una finale per il terzo posto.

Loca & Pellegrini Difficile quindi una sperimenta­le domani all’Allianz di Torino. Un cambio è obbligato in difesa: senza Bonucci, spazio per Acerbi. Ma immaginare che contro Lukaku resti in panchina anche Chiellini sembra un’eresia. Il dubbio è a destra: Di Lorenzo potrebbe essere insidiato da Calabria che sta scalando posizioni e contro la Spagna è stato schierato da mediano. A centrocamp­o Locatelli dovrebbe subentrare a Verratti, ancora in difficoltà contro il palleggio spagnolo. È vero che il centrocamp­o belga è molto meno mobile e fa meno possesso, ma a Milano è mancato l’agonismo. Un reparto con Barella, Jorginho e Locatelli sembra più equilibrat­o. Senza dimenticar­e Pellegrini che s’è messo alle spalle le esitazioni di una volta.

Centravant­i arretrato? L’enigma più affascinan­te, anche in prospettiv­a, è in attacco. Impossibil­e rinunciare a Chiesa, ma anche difficile che Mancini non riproponga Insigne che all’Europeo mise in ginocchio la difesa belga con il suo movimento (e un gran gol). Il punto interrogat­ivo è al centro. Raspadori aspetta l’occasione dopo aver dimostrato di essere pronto contro Lituania e affini. Certo la difesa belga è composta da giganti contro i quali la fisicità di Kean (in recupero) potrebbe essere utile. E c’è sempre Berardi. Ma Raspadori, con il suo movimento a uscire, da centravant­i arretrato, può essere la soluzione intermedia tra il centravant­one (che non abbiamo) e il falso nove (che non ha convinto).

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