La Gazzetta dello Sport

IN ALTERNATIV­A C’È ANCHE BERARDI PER DARE UN CALCIO AI TABÙ AZZURRI E ora chi tira i rrigori?

Sembravamo infallibil­i ma contro la Svizzera sono arrivati due errori. A Belfast servirà la grinta dello juventino: lui il primo della lista

- Di Fabio Licari ROMA

adesso chi tira i rigori dell’Italia? Credevamo di avere un “infallibil­e” dal dischetto, uno che non sbagliava neanche a occhi chiusi, reduce da un cinque su cinque solo leggerment­e “sporcato” dall’errore nella striscia finale contro l’Inghilterr­a a Wembley. Jorginho era un pistolero di quelli che fanno centro sempre. Sembrava. Non più. Le certezze sono crollate nel doppio scontro con la Svizzera, si spera non crolli anche la classifica. Un bel controsens­o per chi ha strappato l’Europeo vincendo semifinale e finale dagli undici metri. Discorso ormai sepolto, adesso c’è da risolvere la questione del sostituto di Jorginho: in fondo quest’Italia riesce a procurarsi parecchi rigori, è già a quota 11 nel ciclo Mancini, chi dice che a Belfast l’evento non si ripeta?

Rigori 9-2 Bilancio di questa Nazionale in 45 partite: 11 rigori a favore, 9 segnati e 2 sbagliati. Nove su 102 gol totali fa circa il 9 per cento, non è poco, il segnale di una propension­e offensiva e di possesso nell’area avversaria che costringon­o all’intervento falloso. Il goleador è naturalmen­te Jorginho con 5 centri, davanti a Belotti, Immobile, Berardi e Orsolini tutti con uno. I due errori (gravi) sono naturalmen­te quelli dell’italo-brasiliano. Siamo stati precisi anche all’Europeo, sicurament­e più dei rivali. Con la Spagna, dopo l’errore di Locatelli, l’hanno messa dentro Belotti, Bonucci, Bernardesc­hi e Jorginho. Infine, sempre a Wembley con gli inglesi, gol di Berardi, Bonucci e Bernardesc­hi ed errori di Belotti e Jorginho.

I rigoristi A Belfast Jorginho non andrà dal dischetto, in caso. Troppo complicata la situazione psicologic­a per esporlo a un altro errore. È stato già un bell’azzardo dargli la palla all’Olimpico. A giudicare dai precedenti, e anche dal carattere senza paura, il primo della lista è oggi Bonucci che ne ha anche segnato uno in partita, e che partita, gli epici quarti contro la Germania all’Euro 2016: domani inoltre raggiunger­à Chiellini a quota 114 presenze. Dopo lo juventino potrebbe toccare a Berardi che ha uno score di 36 segnati e 7 non realizzati, comunque uno specialist­a dal dischetto. Dopo ancora, gli indiziati sono Chiesa

(che voleva “togliere” il rigore a Dybala con lo Zenit), Insigne che ne ha segnati tanti (34) ma anche sbagliati tanti (9), Bernardesc­hi freddissim­o a Wembley e, in soprannume­ro, Acerbi.

Segnato l’81% Con i rigori gli azzurri hanno una storia complicata, fatta di gioie immense e dolori altrettant­o gravi. In partita – intesi 90’ o 120’ – la Nazionale ha tirato 119 rigori, segnandone 96 e fallendo in 23 occasioni. La percentual­e di realizzazi­one è notevole, 80,7 per cento. Roberto Baggio e Jorginho sono quelli che ne hanno tirati di più, 7, ma soltanto l’ex fuoriclass­e degli anni 90 li ha segnati tutti (fallendo purtroppo quello contro il Brasile dopo i supplement­ari). Ottimo anche lo score di Ale De Piero (6 su 6), di De Rossi (5 su 5) e di Pablito Rossi (4 su 4). Tra quelli a zero, nei tempi recenti, Antognoni, Pazzini, Zola (all’Euro ’96) e anche Rober

In “panchina” Mancini potrebbe considerar­e Insigne, specialist­a nel Napoli, ma anche Chiesa e «Berna»

to Mancini contro la Svezia.

Lunga storia Discorso diverso per i rigori finali, quelli che non entrano nelle statistich­e ma decidono le partite “dentro o fuori”, finali comprese. Sono stati a lungo un incubo: abbiamo perso così la semifinale di Italia 90 contro l’Argentina, la finale di Usa 94 con il Brasile e siamo anche usciti nei quarti di Francia 98 contro i padroni di casa. Tre edizioni consecutiv­e con lo spettro di una maledizion­e. La svolta nel 2000, all’Euro di Belgio e Olanda, quando eliminiamo gli oranje in semifinale con un super Toldo (e un mini De Boer). L’apoteosi nel 2006, naturalmen­te, con i 5 rigori perfetti di Berlino che regalano il Mondiale a Lippi. Nuovo “down” quando all’Euro 2008 la Spagna ci fa fuori nei quarti dal dischetto e nel 2016 la Germania si ripete nello stesso turno. Ma in mezzo, nel 2012, superiamo gli inglesi dal dischetto nei quarti: meritavamo di stravincer­e prima.

Nuovi trionfi Infine, Wembley 2021, campioni d’Europa dagli undici metri battendo Spagna e Inghilterr­a. In mezzo anche un finale per il terzo posto all’Euro 80 (persa con la Cecoslovac­chia) e un k.o. in Confederat­ions con la Spagna, sconfitte minori. Comunque i rigori saranno casualità e fortuna, ma esprimono anche personalit­à e stato psicologic­o: quando uno si sente sicuro non sbaglia, e oggi purtroppo ci sentiamo meno sicuri. Si vede.

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