La Gazzetta dello Sport

Tifosi, fiducia e... tutti avanti Così prepara il sorpasso

Allenament­o aperto ieri a Lugano Servono tanti gol: c’è Gavranovic

- Di G.B. Olivero

All’Olimpico, subito dopo il pareggio con gli azzurri, il c.t. della Svizzera Murat Yakin ha abbracciat­o Giorgio Chiellini e gli ha regalato la maglia numero 3 della sua Nazionale personaliz­zata con il cognome del capitano dell’Italia. In effetti, dopo l’infortunio di Elvedi e il cartellino giallo rimediato da Akanji venerdì sera, Yakin è rimasto senza i centrali titolari. E quindi Chiellini gli farebbe molto comodo. Però, nella partita di domani contro la Bulgaria, la principale esigenza della Svizzera non sarà difendere, ma segnare. E non solo un gol in più degli avversari. Servirà un ampio scarto per scavalcare gli azzurri, ipotizzand­o che i ragazzi di Mancini facciano il loro dovere a Belfast e che quindi la qualificaz­ione diretta al Mondiale dipenda solo dalla differenza reti.

La formazione Anche per questo motivo Yakin sta pensando di inserire Mario Gavranovic al centro dell’attacco. La punta del Kayserispo­r, squadra turca nella quale si è trasferita dopo tre anni alla Dinamo Zagabria, era stata recuperata solo alla vigilia della sfida con gli azzurri: un dolore al piede destro aveva fatto temere l’assenza, ma Yakin ha comunque preferito non rischiare portando Mario in panchina e non facendolo entrare all’Olimpico. In Nazionale il bottino di Gavranovic è di 16 gol in 36 partite, la media è di un timbro ogni 96 minuti circa. All’Europeo segnò una rete non banale, quella che al 90’ costrinse la Francia ai supplement­ari e poi ai rigori negli ottavi. E sul dischetto Gavranovic si presentò per primo, realizzand­o il suo tiro e avvicinand­o

la Svizzera allo storico trionfo. Con l’inseriment­o di Gavranovic, rispetto alla formazione dell’Olimpico uscirebbe Steffer e si sposterebb­e sulla destra Okafor, devastante contro gli azzurri. A centrocamp­o dovrebbero essere confermati Freuler e Zakaria, mentre in difesa ci sono due problemi: la già citata squalifica di Akanji e l’infortunio di Rodriguez, costretto alla sostituzio­ne a Roma. Per quanto riguarda la coppia centrale, accanto a Schar potrebbe essere adattato Fabian Frei, esperto centrocamp­ista del Basilea. D’altronde Yakin non pensa che il pallone capiterà spesso nell’area di Sommer. A sinistra, invece, se Rodriguez non dovesse recuperare potrebbe essere dirottato Widmer con inseriment­o di Mbabu sulla destra.

Ambiente Ieri la Svizzera è tornata nel ritiro di Lugano, dove aveva preparato già la sfida contro l’Italia. Alle 17,30 si è svolto un leggero allenament­o allo stadio Cornaredo e Yakin ha voluto che i cancelli dell’impianto fossero aperti per i tifosi. Una cosa che era accaduta anche nei giorni

precedenti il viaggio a Roma e che è servita per trasmetter­e un po’ di entusiasmo e di fiducia alla squadra. Quella che fino a venerdì sembrava un’impresa quasi disperata, adesso assume i contorni di un traguardo difficile, ma non impossibil­e. All’improvviso le assenze non preoccupan­o più, perché senza molti titolari la Svizzera ha pareggiato in trasferta contro i campioni d’Europa, e quindi a maggior ragione può battere in casa una Bulgaria priva di motivazion­i che non siano quelle, sempre importanti, di onorare lo sport e la bandiera. A Lugano si avvertono la convinzion­e che la Svizzera riuscirà a vincere la propria partita segnando un discreto numero di gol e la speranza che l’incontro degli azzurri a Belfast sia molto complicato. E le difficoltà in attacco manifestat­e dall’Italia venerdì fanno crescere l’ottimismo della squadra di Yakin, il cui quadro tattico è molto chiaro: segnare rapidament­e per mettere pressione all’Italia. La gara di andata contro la Bulgaria, giocata il 25 marzo a Sofia, finì 3-1 per gli svizzeri. Ma occhio ai minuti delle reti: Embolo al 7’, Seferovic al 10’, Zuber al 13’. Tre gol nel primo quarto d’ora. Se accadesse di nuovo, gli azzurri rischiereb­bero di trovarsi in grande difficoltà psicologic­a e gli svizzeri avrebbero ancora quasi tutta la partita per completare il sorpasso in classifica. Meglio pensare, allora, che Embolo, Seferovic e Zuber non ci saranno e che se l’Italia spera di non dover rimpianger­e l’errore dal dischetto di Jorginho, anche la Svizzera ha sprecato con Zeqiri una clamorosa occasione per chiudere il discorso. Solo lunedì sera conoscerem­o il nostro destino. E questa per la Svizzera è già una bella notizia, purtroppo.

L’andata In Bulgaria gli elvetici segnarono tre reti nei primi 13’: per gli azzurri sarebbe un guaio

TEMPO DI LETTURA 3’21”

 ?? ANSA ?? Esultanza La gioia di Silvan Widmer, 28 anni, che ha giocato nell’Udinese dal 2013 al 2018, e dei suoi compagni della Svizzera dopo l’importante gol segnato a Roma contro l’Italia
ANSA Esultanza La gioia di Silvan Widmer, 28 anni, che ha giocato nell’Udinese dal 2013 al 2018, e dei suoi compagni della Svizzera dopo l’importante gol segnato a Roma contro l’Italia

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy