La Gazzetta dello Sport

«Italia, tranquilla La mia nazionale cerca punti e fiducia Voglio il 3° posto»

Il c.t. bulgaro: «In Svizzera per far bene Ma gli azzurri stiano attenti a Belfast»

- di Filippo Maria Ricci

La Bulgaria atterra oggi in Svizzera e lo fa con animo bellicoso. Questo almeno è quanto ci assicura Jasen Petrov, 53 anni, un passato da calciatore figlio di un Dio minore speso tra Bulgaria, Cina, Cipro e Germania, da gennaio c.t. della nazionale bulgara che ha in mano un pezzettino del destino italiano sulla strada per Qatar 2022. Se la Bulgaria dovesse essere seppellita di gol dalla Svizzera, le cose per gli azzurri si complicher­ebbero. «Lo so, ma dovete stare tranquilli: noi vogliamo chiudere al terzo posto e per farlo abbiamo bisogno di punti. E quelli andremo a cercare. La Svizzera è forte, ma noi giocheremo con determinaz­ione assoluta».

All’andata però vi hanno battuto 3-1 in casa.

«Sì, ma è passato un sacco di tempo. Ero arrivato da tre giorni, tante cose sono cambiate. Se guardate i nostri risultati più recenti è un’altra storia. Stiamo bene, nelle ultime 6 partite abbiamo perso solo con la Lituania,

pareggiand­o con l’Italia e l’Ucraina e battendo la stessa Lituania, Georgia e Irlanda del Nord».

nostro avversario domani. Che squadra è?

«Un’ottima formazione, pericolosa soprattutt­o sui calci piazzati, bisogna fare attenzione anche sulle rimesse laterali. Noi li abbiamo battuti rimontando con due grandi gol segnati da Nedelev, ma ci hanno messo a lungo in difficoltà. Non dovete sottovalut­arli, sono imprevedib­ili e possono fare male».

visto la partita dell’Italia?

«Sì, in Ucraina dove abbiamo pareggiato in amichevole, in un albergo gestito da un vostro connaziona­le. Poveretto, stava malissimo, che sofferenza! Ma questo è il calcio, per questo ci appassiona tanto, perché è imprevedib­ile. Se Jorginho avesse segnato il rigore lei non mi avrebbe chiamato. E invece nel nostro girone è ancora tutto aperto e interessan­te, molto interessan­te. Ma non dovete gettare la croce addosso a Jorginho, che è un grandissim­o giocatore. Tutti possono sbagliare, non ha

fatto nulla di male e va appoggiato e sostenuto».

settembre contro di noi avete pareggiato.

«Giocammo un’ottima partita, soprattutt­o consideran­do le forze: voi campioni d’Europa e pieni di giocatori di primissimo piano, mentre noi non abbiamo ragazzi che giocano nei grandi campionati. Però abbiamo qualità, coraggio, spirito e voglia. A me la mia nazionale piace parecchio, credo veramente in questo progetto e aver pareggiato contro di voi ci ha fatto capire che possiamo far bene».

«A me l’Italia piace, come nazionale e come Paese. Del resto italiani e bulgari sono sempre stati popoli molto vicini. Appena ho qualche giorno di vacanza cerco di passarlo nel vostro Paese. Per questo spero che possiate andare al Mondiale, ma non è per questo mio sentimento proItalia che daremo tutto contro la Svizzera. Domani giocheremo al massimo per noi stessi, perché come ho detto stiamo crescendo come squadra e abbiamo bisogno di guadagnare ulteriore fiducia. Vogliamo fare risultato per noi, non per l’Italia».

di Mancini cosa mi dice?

«Una bellissima persona oltre che un grande allenatore. Mi piaceva vederlo giocare, ora penso che sia riuscito a portare in panchina tutta la sua classe, la sua intelligen­za e la sua bella idea di calcio. Gli auguro il meglio, non solo me lo auguro, ma sono sicuro che l’Italia farà un grande Mondiale. La vittoria all’Europeo non è arrivata certo per caso».

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EPA L’allenatore Il c.t. bulgaro Jasen Petrov, 53 , in carica da gennaio

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