La Gazzetta dello Sport

Sainz sale sul podio del sabato Sembra la Ferrari di una volta

Lo spagnolo: «La partenza è stata grandiosa» Leclerc: «Fatico. Devo lavorare su me stesso»

- Di Mario Salvini

Quello che volevamo vedere: una Ferrari che interpreta ogni gara, completa o sprint, come un’occasione di riscatto e di promessa per il futuro. Una Ferrari finalmente capace di stupirci almeno un po’. È la Ferrari di Carlos Sainz che è andato a prendersi il primo punto della storia di Maranello nella corsa di qualifica. È andato a conquistar­si un podio che non fa statistica ma che vale tanto, come simbolo e ancora di più per come l’ha costruito, e poi difeso. A cominciare dalla scelta, contro corrente, di affrontare questi 24 giri alla morte con le gomme morbide. Un azzardo, ma calcolato, consideran­do il ridotto carico di benzina e l’orario di partenza, le 16.30 locali, due ore e mezzo dopo rispetto a quanto accadrà oggi, dunque con temperatur­a più fresca e atta a rallentare il degrado. Senza dimenticar­e che la sua impresa Carlos l’ha impreziosi­ta con un bel sorpasso su Max Verstappen nel primo giro. Certo aiutato dalla differenza di mescola, e alla fine non difeso dal ritorno dell’olandese, ma emblematic­o, e per questo importante. Era da un pezzo che i tifosi ferraristi non godevano così.

Max ne aveva di più: conservare le gomme mi è servito con Perez Carlos Sainz La difesa del 3o posto

La macchina va forte, sono io che mi sono fatto superare da Norris Charles Leclerc La delusione per il 7o posto

Carlos raggiante «La partenza è stata grandiosa», ha commentato Carlos, visibilmen­te soddisfatt­o come forse non lo si era mai visto da quando è in rosso. E ha ragione: scattava quinto, si è “fumato” Pierre Gasly e Sergio Perez. «Ne avevo bisogno di una partenza così, volevo migliorarl­a rispetto all’inizio della stagione. Ci lavoro ogni fine settimana». E poi via, verso la sua miglior prestazion­e: «Ma non nella sprint-quali, è stato tutto il weekend fin qui a essere il più positivo della stagione». Con anche una gran difesa da Perez che si credeva sarebbe stato in grado di sfruttare il degrado delle Pirelli soft di Sainz. «Con Max non potevo difendermi, anche perché stressare le gomme lì avrebbe significat­o non averle alla fine. Le ho tenute per difendermi da Checo (Perez, ndr)». E ha fatto bene. «Con lui ho faticato, in curva 1 eravamo sempre molto vicini, sempre al limite. Ma sono riuscito a gestire le gomme». E ha portato la Ferrari tra i migliori.

Mea culpa Charles Non così Charles Leclerc, partito sesto con le medie e arrivato settimo, ma la penalità a Hamilton oggi lo riporterà avanti di una piazzola. «In partenza sarebbe stato mesolo

glio avere le soft – ha detto il Principino – ma poi con le medie sarei dovuto andare più forte, e invece ho faticato rispetto alla bella gara fatta da Carlos. Mi aspettavo che sarebbe stato più facile tenere dietro la McLaren di Lando Norris». Che invece lo ha passato al giro 9. «Devo lavorare su me stesso, perché la macchina va forte, sono io che oggi mi sono fatto superare». Ma non è finita, ovviamente. Men che meno con Norris e la sua papaya: «La scelta della gomma (dopo la sprintqual­i è libera; n.d.r.) sarà importante», ha chiuso Leclerc. «Punteremo a ri-sorpassare la McLaren e a finirle davanti con tutte e due le macchine».

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 ?? ?? Che gara Carlos Sainz, 27 anni, sopra si difende dall’assalto di Sergio Perez, 31. Sotto a sinistra nei primi giri precede la Red Bull di Verstappen; a destra festeggiat­o da Felipe Massa, 40enne in Ferrari dal 2006 al 2013
Che gara Carlos Sainz, 27 anni, sopra si difende dall’assalto di Sergio Perez, 31. Sotto a sinistra nei primi giri precede la Red Bull di Verstappen; a destra festeggiat­o da Felipe Massa, 40enne in Ferrari dal 2006 al 2013
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