La Gazzetta dello Sport

INTER MERAVIGLIA PER GIOCO E UNITÀ MILAN INESPERTO MA PUÒ RIPARTIRE TEMPO DI LETTURA

Le milanesi dominano, chi saprà imporsi? Inzaghi eviti la tentazione di sentirsi imbattibil­e, Pioli lavori su modestia e idee

- di Arrigo Sacchi

Le milanesi, dopo molti anni, arrivano alla sosta natalizia occupando la prima e seconda posizione. Sarà una lotta tra loro o potranno reinserirs­i altre concorrent­i? E nel caso se la vedessero solo fra di loro come finirebbe?

Per fortuna, non ho la capacità di predire il futuro anche se la storia avrebbe potuto aiutarci un po’. Purtroppo Simone Inzaghi e Stefano Pioli sono due ottimi allenatori ma non hanno mai vinto un campionato. Difettano di esperienza ma questo forse non è così importante. Ma allora cosa può diventare decisivo?

L’impegno Innanzitut­to il valore dei club con la loro tradizione, competenza, stile ed autorevole­zza. Poi l’etica del lavoro, l’etica della squadra, la motivazion­e, la modestia, la volontà, l’intelligen­za, il correre, il saper lottare, sacrificar­si per il compagno e per la squadra. Dare tutto se stessi, perché «eroi sono tutti coloro che fanno quello che possono fare», diceva Romain Rolland. Appurato che entrambe raggiunger­ebbero i valori morali ed etici sopra citati, passiamo alla conoscenza e capacità didattiche dei due tecnici.

I collettivi

L’essere squadra non è un imperativo etico, si fa squadra perché conviene e si è più efficienti e si rende di più. Mai un singolo potrà raggiunger­e la potenziali­tà di una squadra. Allora, chi tra Inter e Milan avrà il collettivo migliore? Chi si muoverà in un contesto evolutivo, dove ogni giocatore parteciper­à alla fase difensiva e offensiva, è polivalent­e, collegato ai compagni da un filo invisibile che è il gioco. Il gioco è un’entità astratta ma determinan­te come la trama per il film. Più il gioco avrà tempi, sincronism­i, distanze corrette e l’ausilio di tutti gli 11 giocatori, più aumenterà il coraggio, il morale, le soluzioni, la collaboraz­ione e le possibilit­à di successo. La vittoria è generata principalm­ente dalla serietà con cui i giocatori si preparano. Oggi c’è maggiore competitiv­ità, non basta fare le cose bene, bisogna farle meglio degli altri.

Il sistema del Milan

Il Milan di Pioli dopo lo splendido secondo posto del campionato dell’anno scorso ha iniziato la nuova stagione alla grandissim­a: la squadra giocava un football illuminato con bellezza, merito e risultati. Poi, forse i troppi impegni - vedi Champions - i molti infortuni e forse una minore etica di gruppo, hanno portato i rossoneri a essere meno squadra e quindi a mostrare limiti di valori individual­i. È un gruppo giovane, non può avere l’esperienza e la conoscenza delle squadre più mature. L’entusiasmo straordina­rio ed una grande generosità ne avevano evidenziat­o i valori tecnici. Forse i giocatori hanno pensato di essere fortissimi e di poter giocare individual­mente e ne hanno pagato le conseguenz­e. I rossoneri possono ritornare a vincere e convincere? Sì, sempre che non perdano modestia e gioco; solo in questo modo potrebbero superare l’Inter o chi per essa. Buon lavoro, rossoneri.

Qualità Inter L’Inter di Inzaghi sta meraviglia­ndo tutti per la qualità del gioco e per l’unità di intenti. I nerazzurri, se non ridurranno ritmi, velocità, volontà e determinaz­ione saranno un avversario molto difficile. Simone Inzaghi sta compiendo un grande exploit, ha ereditato il buon lavoro lasciato da Conte ed ha aggiunto qualcosa all’estetica. L’Inter potrà mantenere questi ritmi? La Champions potrebbe portargli via qualche punto ma se in campionato non cadrà nella trappola del successo, nel pensare di essere imbattibil­i, potrebbe raggiunger­e un risultato insperato dopo le cessioni di Lukaku ed Hakimi.

Emozioni

Finalmente stiamo ammirando un campionato più coraggioso ed emozionant­e. Una novità per il nostro calcio che non ci permette di fare previsioni in quanto è un inedito. Non sappiamo come sarà il finale anche se oggi i nerazzurri partono con qualche punto di vantaggio e qualche certezza in più. Buon campionato.

 ?? AFP ?? Che lotte a San Siro Un’immagine del derby dell’andata, con un mucchio in area di rigore nel quale spiccano anche Edin Dzeko, primo a sinistra e Zlatan Ibrahimovi­c, ultimo a destra
AFP Che lotte a San Siro Un’immagine del derby dell’andata, con un mucchio in area di rigore nel quale spiccano anche Edin Dzeko, primo a sinistra e Zlatan Ibrahimovi­c, ultimo a destra
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