È della Fiorentina il primo colpo Ikoné è già viola
Il francese garantisce ricambio sulle ali
Guai a chiamarli semplicemente esterni offensivi. Perché i due ai lati di Vlahovic, nella visione calcistica di Italiano, sono veri e propri attaccanti. Dalle caratteristiche diverse, semmai: ma attaccanti nel pensiero, nella voglia di arrivare in porta e soprattutto di andare a rete. E così dal mercato è arrivato il quinto giocatore della rosa a poter ricoprire quel ruolo. Jonathan Ikonè è atterrato ieri mattina intorno alle 9.30 all’aeroporto fiorentino di Peretola. Per poi svolgere le visite mediche (con il permesso del Lille, per qualche giorno ancora proprietaria del cartellino) tra sorrisi e foto. Trascorrerà il Natale a casa prima di tuffarsi il 29 dicembre (alla ripresa degli allenamenti viola) nell’avventura italiana. Appena possibile sarà ufficializzato il contratto che lo legherà alla Fiorentina fino al 2026 e poi presentato appena il mercato sarà aperto. Circa 15 i milioni che verserà il club di Commisso al Lille, oltre ad una percentuale intorno al 15% sulla futura rivendita.
Usura La ricerca di un giocatore in quella porzione di campo è cosa nota da mesi. Da premiare, semmai, la programmazione con cui si è arrivati ad una delle prime due scelte in tempi rapidissimi. L’altra, come risaputo, era Berardi: ma i conti (altissimi) per un assalto all’azzurro proprio non tornavano. I vari Saponara, Sottil e Callejon hanno fatto bene, anzi meglio. Visto che sono andati tutti oltre, in termini di bontà delle prestazioni, rispetto a quanto ipotizzato alla vigilia del campionato. Gonzalez poi, fiore all’occhiello della campagna trasferimenti estiva, non si tocca. Il suo rendimento è stato condizionato da covid, viaggi oltreoceano e qualche acciacco. Ma sul valore e la potenzialità dell’argentino non vi sono dubbi. Ed allora perché investire ancora, e molto, in quel ruolo? Tante le motivazioni. Partendo dall’usura che hanno gli attaccanti esterni nel calcio di Italiano. Avere soluzioni in panchina lì, è un diktat dell’allenatore. Ma c’è anche dell’altro.
Giocate determinanti
Un tridente mancino formato da Ikonè, Vlahovic e Gonzalez fa già sognare. Senza nulla togliere a chi già c’era, l’impressione è che qualitativamente l’acquisto del francese (classe ’98) amico di Mbappé e cresciuto nel mito di Ribery porti i viola ad un upgrade deciso. Servirà inserirlo in squadra ed adattarlo alla Serie A. Ma la velocità negli spazi, la capacità di tagliare ed anche quella di verticalizzare mettendo i compagni in condizioni di battere a rete, sono buone argomentazioni per l’acquisto. Senza considerare la volontà ferrea del calciatore di sposare il viola. Preferito addirittura ad un ottavo di Champions che avrebbe giocato a Lille. Dovrà migliorare il prima possibile la capacità realizzativa. In stagione ad esempio ha segnato appena due reti, una in campionato ed una in Champions. Piazzando il colpo la Fiorentina dimostra a tutti di credere all’Europa. A gennaio poi, verrà completata la squadra con un vice Vlahovic. Al momento in vantaggio le soluzioni low cost: Caicedo (Genoa) o Nzola (Spezia) sono esempi perfetti.