Interno, falso 9 e anche difensore Tameze tuttofare per il Verona
Con la Fiorentina Tudor lo ha schierato nella retroguardia a tre: in attesa di un rinforzo, il tecnico ha una risorsa in più
Adrien Tameze alla N’Golo Kanté: riesce a essere ovunque e non si ferma mai. Mercoledì è stato uno degli assi di Natale con cui il Verona ha bloccato la Fiorentina, arrivando a pochi minuti dalla vittoria contro una delle squadre più talentuose e in forma della Serie A. Decisiva, tra le altre, la mossa di Igor Tudor di schierare in una difesa limitata dalle assenze proprio Tameze.
Sorpresa Scelta azzeccatissima, quella del tecnico dell’Hellas, visto che per larghi tratti della gara il Verona ha concesso pochissimo alla Fiorentina. Merito dell’organizzazione del gioco gialloblu e, poi, dell’impatto di alcuni giocatori, tra cui spicca Tameze. Uno che, va evidenziato, è abituato a essere una sorpresa. Mediano nato, corridore di qualità, si sa adattare a diversi ruoli, per coprire emergenze o per inattese soluzioni tattiche. Fu così quando, un anno fa, Ivan Juric lo impiegò da “falso nove” all’Olimpico con la Lazio: l’Hellas vinse per 2-1 e il gol che diede i tre punti ai gialloblu lo segnò, da opportunista d’area puro, lo stesso Tameze. Stavolta, invece, Tudor l’ha schierato sul lato destro della linea a tre del Verona. Sì e no una sbavatura, nella partita di Tameze, pressoché mai superato dagli attaccanti della Fiorentina e capace anche di impostare e, all’occorrenza, di proporsi in avanti. Il pubblico del Bentegodi ha sottolineato la bontà della sua prestazione applaudendone ogni giocata. Tudor aspetta il rientro di Koray Gunter, infortunato, dovrà rinunciare per lunghi mesi a Pawel Dawidowicz, operato al crociato, e attende che dal mercato arrivi un’opzione in più. Intanto, però, ha trovato un altro difensore, quello che nessuno immaginava potesse esserci, tranne lui e, dunque, Tameze. Di necessità virtù, suggerivano i saggi di una volta. In questo senso, Tudor ha messo in pratica il consiglio.