«Scusate il ritardo Ora sfido Van Aert e punto al Mondiale»
Mathieu, il ciclocross e il rientro a S. Stefano «Wout è al top, io lo sarò per la gara iridata»
Un Santo Stefano con i campioni. Del ciclocross, ma non solo. Perché Wout Van Aert, Tom Pidcock e Mathieu Van der Poel dettano legge pure nelle classiche su strada, anche se d’inverno preferiscono buttarsi fra sentieri, fango e sabbia. Uniscono l’utile al dilettevole: restano in forma e rimpinguano (di parecchio) il conto in banca. Questo interessa poco agli appassionato, mentre è una bella notizia la conferma arrivata per la tappa di Dendermonde (in Belgio) di coppa del Mondo in programma a Santo Stefano: è ufficiale il ritorno alle gare di Van der Poel, il figlio e nipote d’arte che punta a vincere il quinto mondiale di ciclocross, in programma a fine gennaio a Fayetteville, negli Stati Uniti (Covid permettendo).
La caduta Mathieu finora aveva dovuto rimandare la ricomparsa sugli amati tracciati sterrati per i problemi al ginocchio sinistro che gli hanno impedito di allenarsi al meglio, mentre i due grandi rivali non l’hanno di certo aspettato e infatti in questa prima parte di stagione invernale hanno già vinto: tre volte Wout van Aert (compreso lo spettacolare successo nella neve della Val di Sole), una Pidcock.
Sui guai fisici e la condizione
Insomma, il campione olandese dopodomani non dovrebbe ancora essere al livello degli altri due, anche se con lui mai dire mai... «Purtroppo sono caduto il 25 novembre e mi sono procurato una profonda ferita al ginocchio - sono state le parole dell’olandese -. Non mi stavo neanche allenando, ero fuori con dei miei amici e mi è scappata la ruota anteriore. La cosa non è ancora risolta del tutto, ma va molto meglio». Resta il fatto che non corre dalla Parigiil
Roubaix del 3 ottobre (terzo posto nel giorno indimenticabile per i colori italiani grazie al trionfo di Sonny Colbrelli), mentre manca dal fuoristrada addirittura dal 31 gennaio, quando si laureò campione del mondo per la quarta volta.
Strano debuttare a fine dicembre. A un certo punto pensavo di saltare l’intera stagione Van der Poel sui timori delle scorse settimane
Tra infortunio e mal di schiena sono indietro rispetto al belga e anche a Pidcock
Van der Poel
Duello Il ritorno alle gare di Van der Poel era previsto per la settimana scorsa a Rucphen, nella sua Olanda, ma la caduta ha rovinato tutto e così si presenterà all’appuntamento di Santo Stefano con una condizione da rodare. «Non so se sarò già in grado di rispondere agli attacchi di Van Aert, anche perché l’ho visto correre ultimamente e mi ha davvero impressionato: è più avanti di quanto pensassi. E anche Pidcock va...». In effetti il belga ha ripreso alla grande: tre corse, tre vittorie, dove ha fatto vedere di essere una spanna superiore agli avversari, compreso quel Tom Pidcock che in quella occasione si è dovuto accontentare del terzo posto. L’unico vero rivale di Van Aert è dunque Van der Poel: i due sono stati i grandi dominatori di questi anni, basti pensare che si sono divisi gli ultimi sette mondiali della specialità: quattro se li è aggiudicati Van der Poel (2015, 2019, 2020, 2021) e tre Van Aert (2016, 2017 e 2018).
Mirino sugli Usa E tutto lascia pensare che anche nel 2022 1 2 3
canovaccio sarà lo stesso: la rassegna iridata è prevista a Fayetteville, negli Stati Uniti, il 30 gennaio, e quel giorno anche Van der Poel spera di aver raggiunto il top della condizione per giocarsi le sue carte. «E’ molto strano essere a fine dicembre e non avere ancora debuttato. La mia stagione di ciclocross è breve e a un certo punto ho avuto anche avuto paura di non iniziarla neanche. Sta di fatto che adesso l’unico grande obiettivo che ho è il Mondiale».
Ma c’è un altro problema che tormenta da tempo Van der Poel: il “solito” mal di schiena. «Pensavo di essermelo messo alle spalle dopo questo lungo periodo di riposo - spiega l’olandese -, ma ogni tanto torna a suonare alla porta: spero che non mi ostacoli troppo, perché sta diventando davvero frustrante...».