Missione Moioli: «Da Pechino, lancerò Milano-Cortina»
La campionessa olimpica designata per la cerimonia di chiusura:«Farò da ponte verso i Giochi italiani del 2026»
La delegazione azzurra che si prepara a partire per Pechino era particolarmente ricca ieri al Quirinale. Da Aliprandini alla Bassino, dalla Valcepina a Pellegrini fino alla promessa del pattinaggio di velocità, Lollobrigida, oltre una cinquantina di atleti, tra olimpici e paralimpici, tutti schierati per quest’emozionante appuntamento ufficiale che apre loro la strada verso la Cina. E ovviamente non poteva mancare lei, Michela Moioli, oro dello snowboard a Pyongyang e per questo, proprio come la sua amica Goggia, scelta dal presidente del Coni Malagò come portabandiera della cerimonia di chiusura: «Avere questo compito è un grandissimo onore e una bella emozione. Anzi per me è un sogno, anche perché sarà una cerimonia molto importante visto che farà da anello di congiunzione tra i Giochi di Pechino e quelli di Milano Cortina 2026». È vero, la notte del 20 febbraio sarà davvero speciale per l’Italia: in quell’occasione infatti il sindaco di Pechino consegnerà la bandiera olimpica ai sindaci di Milano e Cortina che avranno da quel momento il compito ufficiale, assieme all’intero Paese che sostiene quest’avventura, di organizzare l’Olimpiade. Proprio per quest’eccezionalità Malagò ha rivoluzionato i protocolli e invece di puntare su una coppia per la cerimonia di apertura come avevamo visto a Tokyo - con Jessica Rossi ed Elia Viviani - ha pensato di valorizzare quel momento di passaggio scegliendo in anticipo l’alfiere della chiusura.
Unite Sofia e Michela dunque, ancora unite: «Lei se lo merita tantissimo — ha continuato la Moioli — e poi siamo molto amiche, è fantastico ritrovarsi insieme anche in questa avventura». Del resto il loro show a Losanna per la candidatura italiana ai Giochi era stato fantastico, per alcuni una componente essenziale del successo finale. Ma ora è tempo di pensare al futuro: «Ho già messo al sicuro un oro olimpico nel 2018, adesso ho una nuova grande occasione per portare la bandiera dell’Italia più in alto possibile».