Dribbling e personalità Adesso Zanetti vuole anche i gol da Kiyine
In una squadra di eclettici, soprattutto in mezzo al campo, Sofian Kiyine può rivelarsi l’arma tattica in più per il Venezia nel girone di ritorno. Punta esterna o centrocampista, privilegiando la fascia sinistra, all’occorrenza posizionandosi anche dietro alle punte, il ventiquattrenne marocchino con passaporto belga è uno dei pochi giocatori di Zanetti in grado di saltare l’uomo e di creare la superiorità numerica. Cartellino della Lazio, prestito con diritto di riscatto al Venezia, Kiyine cerca quella consacrazione in A, ritrovata dopo gli esordi giovanili col Chievo, che non ha mai potuto ambire in biancoceleste.
Scalata Partito in sordina, Kiyine ha scalato di settimana in settimana le gerarchie nell’assetto tattico del Venezia, è l’alter ego di Aramu sulle palle inattive. Giocatore con doti innate notevoli, adesso Zanetti (che lo ha fatto partire 10 volte titolare nelle 14 presenze messe da parte nel girone d’andata) chiede a Kiyine il salto di qualità, non solo sotto forma di assist, ma anche come reti realizzate. A Marassi, contro la Sampdoria, è stato devastante nel secondo tempo. E, chiusa l’andata contro la Lazio, Kiyine andrà a caccia del primo gol in Serie A a Salerno contro la squadra che finora ha maggiormente segnato la sua carriera (72 presenze, 13 reti e 7 assist in Serie B). Gol in assoluto che gli manca dal 20 luglio 2020 quando realizzò la quarta rete del poker con cui la Salernitana stese (4-1) il Cittadella all’Arechi. Ecco, Zanetti chiede adesso anche i gol a Kiyine.