Allegri, alt a Morata
AL BARÇA LA JUVE RIMANDA ICARDI O SCAMACCA IN NOVE GIORNI
Calma. Il sostantivo tanto caro a Massimiliano Allegri è utile per sintetizzare l’attuale posizione della Juventus nella vicenda Morata-Barcellona. I catalani spingono, Alvaro idem, tanto che aveva immaginato di ritrasferirsi in Spagna già per la Befana, ma la Signora non darà il suo ok al trasferimento finché non avrà trovato un sostituto. Di sicuro l’attaccante di proprietà dell’Atletico Madrid non si muoverà fino alla Supercoppa italiana, perché i bianconeri non possono permettersi di affrontare Napoli, Roma e Inter senza un centravanti: è quanto è stato ribadito a Morata anche dal tecnico nel colloquio di ieri, che ha reso lo spagnolo un po’ più pessimista sul suo trasferimento. Questo però non significa che abbia rinunciato all’idea né che la Juventus abbia smesso di cercare un’altra punta: Icardi resta il nome caldo, Scamacca il più apprezzato da Allegri. Morata intanto aspetta e spera che i prossimi nove giorni siano decisivi per portare a Torino un nuovo numero nove.
Doppio fronte Blindato da Max ma Xavi non molla
Ieri Allegri ha comunicato ad Alvaro che in questo momento non può lasciarlo andare. La ricerca della punta è complicata, soprattutto perché la Juventus (che dall’addio anticipato di Morata risparmierebbe solo 7,5 milioni di euro netti, la metà del prestito e dello stipendio) cerca un’occasione low cost, e il club ha un calendario difficile in questo avvio di 2022. Quindi, senza un’alternativa lo spagnolo è bloccato a Torino, anche se controvoglia. Agli amici ha confidato che non vuole perdere questa opportunità (il Barça gli farebbe un contratto di un anno e mezzo mentre i bianconeri a giugno non hanno intenzione di riscattarlo: 35 milioni sono considerati troppi) e che spera che tutto si risolva in fretta. La corte di Xavi è serrata (il tecnico del Barcellona lo chiama tutti i giorni) e lui ha già un accordo con il club. Però è un professionista, alla Juventus deve tanto e non ha intenzione di mettersi a fare la guerra. Finché sarà bianconero darà il massimo e non si tirerà indietro, toccherà ad Allegri decidere se farlo giocare oppure no nelle prossime gare.
Il nome caldo Icardi in pole ma solo in prestito
Il futuro di Morata è chiaramente legato al successo della campagna bianconera per la sua (eventuale) sostituzione. I vertici della Juve stanno lavorando attivamente sia sul fronte parigino per Mauro Icardi che su quello emiliano per convincere il Sassuolo a vendere subito Gianluca Scamacca. È vero che il Psg ha aperto le porte per una trattativa, ma le parti non sono ancora entrate nel merito della formula. C’è un rischio di fondo: i francesi puntano a vendere l’argentino a titolo definitivo, mentre a Torino sono convinti che questa operazione possa essere chiusa solo in prestito, magari condito da un diritto di riscatto. Non di più. E poi non si dimentichi che Maurito guadagna 9 milioni netti a stagione, un ingaggio importante: superiore anche a quello di Morata.
Il preferito Scamacca piace però costa troppo
Ma neanche sul versante Scamacca ci sono rose e fiori. Il primo approccio di Federico Cherubini, responsabile dell’area sportiva bianconera, con Giovanni Carnevali, manager della società della famiglia Squinzi, non è stato incoraggiante. A Sassuolo si fanno forti dell’interesse dell’Inter e valutano il loro attaccante 45 milioni di euro, senza facilitazioni di alcun tipo. Nell’agenda dei due dirigenti sono in programma nuovi contatti a breve, a conferma che alla Continassa tengono molto all’obiettivo sulla sponda emiliana. Certo, la differenza è la solita, come in estate nella maratona per Manuel Locatelli. In quel caso Carnevali non ha fatto sconti sul prezzo (37 milioni di euro), ma ha concesso una dilazione significativa nei pagamenti. La Juve vorrebbe seguire quelle orme anche per Scamacca, ma al momento non ci sono segnali di attenzione. Peraltro i neroverdi hanno appena venduto Boga all’Atalanta e devono trovare un sostituto per privarsi dell’attaccante romano. La Juve nei prossimi giorni fatalmente giocherà su questi due tavoli e, se a Parigi dovessero entrare nell’ordine di idee di concedere il trasferimento a titolo temporaneo, allora le quotazioni di Icardi avrebbero un’impennata immediata. Al momento, però, non ci sono segnali di avvicinamento tali da giustificare una virata decisa verso la Francia. Anche perché Scamacca, ricordiamolo, è la prima scelta di Max Allegri. Lo si era capito già ad agosto, nei giorni caldi dell’addio di CR7.
La Signora blocca lo spagnolo almeno fino alla Supercoppa e lavora sulle piste dei possibili sostituti