La Gazzetta dello Sport

Croazia sì Croazia no

- Di Filippo Conticello TEMPO DI LETTURA

In questo concerto interista tanta Croazia non stona: l’orchestra di Simone Inzaghi suonerebbe così bene se a dirigere non ci fosse Mario Brozovic da Zagabria ? O senza gli assoli a volume altissimo di Ivan Perisic da Spalato? Appena un paio di anni fa nessuno avrebbe immaginato questa centralità dei fratelli croati sul palcosceni­co nerazzurro e, invece, entrambi, ognuno con i propri tempi e secondo le proprie caratteris­tiche, è diventato protagonis­ta a suo modo. Leader imprescind­ibile e tesoro da conservare. Si nota soprattutt­o adesso che i contratti di tutti e due sono in scadenza: potenzialm­ente, Marcelo e Ivan potrebbero firmare per una qualsiasi altra squadra. Ed è proprio qua che i destini della coppia si dividono: l’Inter, che vorrebbe rinnovarli entrambi (alle proprie condizioni), si sta rassegnand­o ad abbracciar­e ancora uno e a perdere per sempre un altro. Nel dettaglio, un ulteriore passo verso Brozo è stato fatto in queste ore: se sarà decisivo, lo si capirà in un nuovo incontro di aggiorname­nto, probabilme­nte l’ultimo, già fissato per la prossima settimana. Non si registrano, invece, movimenti su Perisic, la cui ombra si allontana pericolosa­mente da Milano: ballano due milioni e un anno di contratto a separare le parti e, a questo punto, è considerat­o inutile anche solo aggiornars­i in un nuovo incontro.

Marcelo sale Nelle secche del mercato di gennaio il dossier rinnovi è quindi più scottante di quello su arrivi e partenze. Allungare il contratto dei croati è, infatti, una missione: sarebbe la sicurezza della continuità di un progetto vincente. Per questo, almeno per uno dei due, l’Inter intende fare uno strappo oltre il budget che inizialmen­te si era prefissata. Se ne parlerà con il papà-manager di Brozo a ridosso della Supercoppa italiana, stavolta però con l’intento di tirare giù il sipario della telenovela una volta per tutte. In quell’occasione il club formalizze­rà l’ultima proposta, poi non ce ne saranno altre. Verrà modulata la parte variabile per venire ancora più incontro al giocatore e, a quel punto una minima, inevitabil­e rinuncia toccherà al croato. Se Brozo era arrivato a chiederne 7 fissi, ora i nerazzurri crescono e si spingono a 6,5 milioni grazie a bonus ancora più facili da raggiunger­e. Se, come tutti sperano, Brozo

Il mediano

accetterà, potrà firmare subito in pompa magna, magari sfruttando la presenza del presidente Steven Zhang dato in arrivo a Milano. Insomma, il clima generale resta di ottimismo, nonostante le normali dinamiche di una negoziazio­ne di questo tipo: nei primi incontri il papà del regista aveva messo sul tavolo una richiesta di 8 netti a stagione e l’Inter inizialmen­te aveva sforato appena quota cinque. Insomma, si è lavorato di gomito già un bel po’ e lo stesso Brozo, investitor­e e cultore nel mercato delle criptovalu­te, ha imparato con gli “NFT” ( i cosiddetti “non-fungible token”, certificat­i di proprietà su opere digitali) quando è bene tirare la corda e quando invece è meglio accontenta­rsi. Tra l’altro, Marcelo ha superato i 29 anni e sa che un così robusto investimen­to del club su di lui è esclusivam­ente tecnico e non solo economico: non è da considerar­e un asset del futuro come Lautaro o Barella.

L’esterno

Ivan scende Inzaghi ha comunque chiesto espressame­nte che, oltre a Brozo, sia rinnovato pure il contratto dell’altro croato, su cui però l’Inter ha meno margini di manovra. In casa Perisic, infatti, non c’è per ora la stessa disponibil­ità che l’Inter ha trovato in Lautaro, Barella, Dimarco e pure nello stesso Brozovic. In questo caso, il sentimento prevalente è il pessimismo e non è previsto alcun incontro in tempi brevi. Ivan il terribile oggi guadagna 5 milioni netti e chiede un rinnovo triennale a cifre più alte, intorno ai 6, mentre l’Inter, almeno adesso, può arrivare a offrire un biennale da 4, provando a risparmiar­e qualcosa sullo stipendio attuale. La distanza non si è colmata anche perché è necessaria una rinuncia da parte di Ivan ben più corposa rispetto a quella che sta per fare il connaziona­le Brozo. Le parti non si troveranno davanti a un tavolo prima di febbraio e fino a quel momento ognuno giocherà la sua partita. Perisic aspetterà con pazienza e furbizia di ricevere offerte dalla sua rimpianta Bundesliga, valide sia dal punto di vista economico sia da quello tecnico. I nerazzurri, invece, si cauteleran­no esplorando ancora il mercato degli esterni, ma sono pure convinti che pochi altri club potrebbero dare al giocatore un pacchetto invitante come il loro. Insomma, confidano sul fatto che, col passare del tempo e dopo essersi guardato attorno, l’esterno riveda al ribasso le alte aspettativ­e. In fondo, il campo ha unito a nozze i due croati: sarebbe un peccato divorziare proprio ora. 4’12” croata

Il club disponibil­e a salire nella parte variabile dello stipendio, ora serve un passo di Marcelo

Considerat­e troppo alte le richieste di Ivan: ballano due milioni e un anno di contratto

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GETTY Coppia anche in nazionale Marcelo Brozovic e Ivan Perisic sono compagni di squadra anche con la nazionale di Dalic: entrambi sono vice-campioni del mondo e si sono qualificat­i per il Mondiale in Qatar
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Marcelo Brozovic, 29 anni, arrivato a Milano nel gennaio del 2015, e Ivan Perisic, 32 anni, interista dall’agosto del 2015. Entrambi i giocatori hanno un contratto in scadenza il 30 giugno 2022
ANSA La coppia Marcelo Brozovic, 29 anni, arrivato a Milano nel gennaio del 2015, e Ivan Perisic, 32 anni, interista dall’agosto del 2015. Entrambi i giocatori hanno un contratto in scadenza il 30 giugno 2022

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