Croazia sì Croazia no
In questo concerto interista tanta Croazia non stona: l’orchestra di Simone Inzaghi suonerebbe così bene se a dirigere non ci fosse Mario Brozovic da Zagabria ? O senza gli assoli a volume altissimo di Ivan Perisic da Spalato? Appena un paio di anni fa nessuno avrebbe immaginato questa centralità dei fratelli croati sul palcoscenico nerazzurro e, invece, entrambi, ognuno con i propri tempi e secondo le proprie caratteristiche, è diventato protagonista a suo modo. Leader imprescindibile e tesoro da conservare. Si nota soprattutto adesso che i contratti di tutti e due sono in scadenza: potenzialmente, Marcelo e Ivan potrebbero firmare per una qualsiasi altra squadra. Ed è proprio qua che i destini della coppia si dividono: l’Inter, che vorrebbe rinnovarli entrambi (alle proprie condizioni), si sta rassegnando ad abbracciare ancora uno e a perdere per sempre un altro. Nel dettaglio, un ulteriore passo verso Brozo è stato fatto in queste ore: se sarà decisivo, lo si capirà in un nuovo incontro di aggiornamento, probabilmente l’ultimo, già fissato per la prossima settimana. Non si registrano, invece, movimenti su Perisic, la cui ombra si allontana pericolosamente da Milano: ballano due milioni e un anno di contratto a separare le parti e, a questo punto, è considerato inutile anche solo aggiornarsi in un nuovo incontro.
Marcelo sale Nelle secche del mercato di gennaio il dossier rinnovi è quindi più scottante di quello su arrivi e partenze. Allungare il contratto dei croati è, infatti, una missione: sarebbe la sicurezza della continuità di un progetto vincente. Per questo, almeno per uno dei due, l’Inter intende fare uno strappo oltre il budget che inizialmente si era prefissata. Se ne parlerà con il papà-manager di Brozo a ridosso della Supercoppa italiana, stavolta però con l’intento di tirare giù il sipario della telenovela una volta per tutte. In quell’occasione il club formalizzerà l’ultima proposta, poi non ce ne saranno altre. Verrà modulata la parte variabile per venire ancora più incontro al giocatore e, a quel punto una minima, inevitabile rinuncia toccherà al croato. Se Brozo era arrivato a chiederne 7 fissi, ora i nerazzurri crescono e si spingono a 6,5 milioni grazie a bonus ancora più facili da raggiungere. Se, come tutti sperano, Brozo
Il mediano
accetterà, potrà firmare subito in pompa magna, magari sfruttando la presenza del presidente Steven Zhang dato in arrivo a Milano. Insomma, il clima generale resta di ottimismo, nonostante le normali dinamiche di una negoziazione di questo tipo: nei primi incontri il papà del regista aveva messo sul tavolo una richiesta di 8 netti a stagione e l’Inter inizialmente aveva sforato appena quota cinque. Insomma, si è lavorato di gomito già un bel po’ e lo stesso Brozo, investitore e cultore nel mercato delle criptovalute, ha imparato con gli “NFT” ( i cosiddetti “non-fungible token”, certificati di proprietà su opere digitali) quando è bene tirare la corda e quando invece è meglio accontentarsi. Tra l’altro, Marcelo ha superato i 29 anni e sa che un così robusto investimento del club su di lui è esclusivamente tecnico e non solo economico: non è da considerare un asset del futuro come Lautaro o Barella.
L’esterno
Ivan scende Inzaghi ha comunque chiesto espressamente che, oltre a Brozo, sia rinnovato pure il contratto dell’altro croato, su cui però l’Inter ha meno margini di manovra. In casa Perisic, infatti, non c’è per ora la stessa disponibilità che l’Inter ha trovato in Lautaro, Barella, Dimarco e pure nello stesso Brozovic. In questo caso, il sentimento prevalente è il pessimismo e non è previsto alcun incontro in tempi brevi. Ivan il terribile oggi guadagna 5 milioni netti e chiede un rinnovo triennale a cifre più alte, intorno ai 6, mentre l’Inter, almeno adesso, può arrivare a offrire un biennale da 4, provando a risparmiare qualcosa sullo stipendio attuale. La distanza non si è colmata anche perché è necessaria una rinuncia da parte di Ivan ben più corposa rispetto a quella che sta per fare il connazionale Brozo. Le parti non si troveranno davanti a un tavolo prima di febbraio e fino a quel momento ognuno giocherà la sua partita. Perisic aspetterà con pazienza e furbizia di ricevere offerte dalla sua rimpianta Bundesliga, valide sia dal punto di vista economico sia da quello tecnico. I nerazzurri, invece, si cauteleranno esplorando ancora il mercato degli esterni, ma sono pure convinti che pochi altri club potrebbero dare al giocatore un pacchetto invitante come il loro. Insomma, confidano sul fatto che, col passare del tempo e dopo essersi guardato attorno, l’esterno riveda al ribasso le alte aspettative. In fondo, il campo ha unito a nozze i due croati: sarebbe un peccato divorziare proprio ora. 4’12” croata
Il club disponibile a salire nella parte variabile dello stipendio, ora serve un passo di Marcelo
Considerate troppo alte le richieste di Ivan: ballano due milioni e un anno di contratto