Digne subito a Milano, ora c’è uno spiraglio Villar solo con 2 uscite
L’Everton ha trovato un sostituto e può liberare il francese. Per l’ok al romanista bisogna vendere
Mentre i titolari croati sono al tavolo delle trattative per allungare la loro vita nerazzurra, l’Inter dà seriamente la caccia ai loro vice: un esterno di riserva, vera priorità di gennaio, e un regista di riserva, semplice eventualità sulle vie del mercato. Sarebbero proprio due giocatori chiamati a far tirare il fiato ai vicecampioni del mondo: un po’ di riposo serve a Perisic, mai così continuo in anni di militanza nerazzurra, e Brozo, ormai in versione Highlander visto che è l’unico calciatore di movimento interista ad aver giocato tutte le 25 partite della stagione e sempre da titolare. La priorità, a dirla tutta, resta la sinistra perché urge presto un simil-Perisic molto più che un altro Brozovic. Anzi, sulla fascia mancina assume contorni sempre più precisi un profilo francese che risiede in Inghilterra: Lucas Digne, campione del mondo 2018 con i Blues finito in uno scantinato all’Everton. Per averlo per i prossimi sei mesi l’Inter ha proposto un prestito secco senza obbligo all’allenatore-manager dei blu di Liverpool, quel Rafa Benitez che a Milano hanno conosciuto bene oltre dieci anni fa: non è il più morbido degli interlocutori e il no che ha pronunciato qualche giorno fa alla proposta interista è piuttosto pesante. Eppure, una stradina per far arrivare in tempi ragionevoli Digne si è improvvisamente aperta: l’Everton ha, infatti, trovato un sostituto per Digne e ha arruolato un altro esterno dopo un primo innesto di qualche giorno fa. Così il club inglese è pronto a privarsi più facilmente dell’ex Roma che così poco ha legato con Benitez.
Vice Perisic Nel dettaglio, l’Everton è vicino alla firma del terzino Nathan Patterson dai Rangers Glasgow per 12 milioni di sterline più bonus: il 20enne
nazionale scozzese è di partenza un laterale destro, ma ha proficuamente giocato anche a sinistra negli ultimi anni. Tra l’altro, è il secondo acquisto del club inglese a gennaio dopo che dalla Dinamo Kiev è arrivato Vitaly Mykolenko, lui sì specializzato solo sulla fascia mancina. Patterson era stato contattato da Benitez già quando l’allenatore era subentrato la scorsa estate, ma le prime due offerte prima di questa erano state respinte.
Adesso la cifra è salita sensibilmente, per la felicità dell’Inter che improvvisamente ha molte più chance di strappare il prestito sperato. Digne si accomoderebbe alle spalle di Perisic, mentre Dimarco, l’altro mancino di fascia, continuerà a specializzarsi nel ruolo di terzo centrale. Oltre al sì dell’Everton, però, serve che si liberi anche un posto in rosa, a centrocampo
per la precisione. Occhio quindi a Matias Vecino, scontento dell’eterna panchina e in scadenza a giugno: l’uruguaiano cerca una squadra-ponte prima di scegliersene una definitiva d’estate. Vorrebbe un club di livello alto, altrimenti è pure pronto ad aspettare. Da parte sua, l’Inter potrebbe offrirlo proprio all’Everton: lo scambio di prestiti per arrivare a Digne, in fondo, sarebbe soddisfacente per tutti.
Vice Brozo
Il vice Brozo segue un percorso differente dal collega: diventerebbe una necessità per Inzaghi se alla fine i centrocampisti nerazzurri in partenza fossero due e non soltanto uno. Tradotto: se anche Stefano Sensi battesse i piedi per andare a giocare di più e trovasse un altro club pronto ad accoglierlo. A quel punto, la coperta in mediana diventerebbe corta e si potrebbe puntare su un giocatore con caratteristiche da regista. E su questo fronte, per lo staff nerazzurro Gonzalo Villar possiede la qualità e il dinamismo per dare il cambio allo spremutissimo Brozovic di stagione. Tra l’altro, Mou ha messo lo spagnolo da tempo sulla lista dei sacrificabili e lasciarlo per sei mesi di contratto all’Inter sarebbe un modo per non farlo svalutare troppo. A differenza della trattativa con l’Everton, però, su questo fronte i nerazzurri non possono che aspettare sulla riva del fiume il corso degli eventi. Questo Brozo formato top player potrebbe sicuramente correre per altre diciannove giornate filate, ma in fondo non sarebbe poi così male riposarsi qua e là.