La Gazzetta dello Sport

Muro da CACCIA AL DIFENSORE PIÙ DI TUTTI MA RISALE DIALLO OCCHIO A OMERAGIC Rialzare

BOTMAN I rossoneri sono alla ricerca del vice Kjaer L’olandese del Lilla resta il preferito ma costa Il senegalese piace molto, Szalai è dietro

- Marco Fallisi

iallo risale, Szalai è segnalato in leggero calo, occhio a Omeragic: ha tutto per sparigliar­e le carte e diventare la sorpresa del mercato del Milan. Il punto fermo, però, è il solito Sven Botman, e governa la classifica di gradimento rossonera per il rinforzo in difesa da almeno un mese a questa parte. L’olandesone nato nel 2000 piace a tutti, dai dirigenti all’allenatore, passando ovviamente per i tifosi, che sognano un nuovo colpo alla Tomori. Proprio per questo, il mercato di gennaio del Milan non può che aprirsi nel segno dell’obiettivo numero uno, il vice-Kjaer che dovrà diventare il titolare del Diavolo di domani: il dialogo con il Lilla entrerà nel vivo nei prossimi giorni, ma il piano rossonero è chiarissim­o. Tentarle tutte per assicurars­i Botman, e orientarsi concretame­nte sulle altre piste solo se tutti gli spiragli di riuscita dell’affare si chiuderann­o davvero.

Perché si può Il “vantaggio” di Botman sugli altri difensori valutati da Maldini e Massara per questo mercato invernale è spiegabile con un interessam­ento partito da lontano: l’ex talento dell’Ajax è nei radar da tempo perché risponde all’identikit del centrale moderno cercato dal club (età, fisicità, attitudine alla costruzion­e oltre che alla marcatura, una certa dose di esperienza). Allo stesso modo, il Milan ha accumulato un vantaggio non indifferen­te sulle altre società interessat­e a Botman: si è mosso prima dei rivali e in sede di trattativa può giocare la carta diplomatic­a, perché tra Milano e Lilla si fanno affari da un paio di anni. La richiesta è di 30 milioni, ma la cifra può abbassarsi strada facendo, e in via Aldo Rossi sperano sempre di poter condurre la trattativa sui binari del prestito oneroso con diritto di riscatto.

L’altalena Se non sarà Botman, qualcun altro arriverà. Il nodo difesa infatti va sciolto non soltanto per questioni numeriche (Kjaer va rimpiazzat­o fino a maggio) ma anche e soprattutt­o per ragioni concettual­i: con il futuro di Romagnoli ancora da decidere, a Pioli va garantito un elemento di spessore in rosa anche per la prossima stagione. È in questa cornice che si valutano i profili di Abdou Diallo e Attila Szalai, centrali di Psg e Fenerbahce. Il primo cerca spazio causa eccesso di panchine a Parigi, il secondo è un punto fermo dei turchi ma può partire in caso di offerta soddisface­nte. Szalai ha un prezzo più abbordabil­e (11 milioni) ma il gradimento nei suoi confronti si è raffreddat­o rispetto al mese scorso. Le manovre per Diallo sono scattate a fari spenti ma il franco-senegalese scala posizioni nel borsino della

difesa. Il punto critico? Anche lui, come il rossonero compagno di nazionale Ballo-Touré e gli altri milanisti Kessie e Bennacer, sarà impegnato in Coppa d’Africa e potrebbe unirsi alla truppa di Pioli solo da febbraio in poi. Aspetto che non si amalgama un granché con la necessità rossonera di colmare il vuoto in difesa lasciato da Kjaer, ma che potrebbe permettere di trattare il giocatore al ribasso rispetto ai 2025 milioni richiesti dal Psg.

Scommessa Becir Omeragic, gioiellino dello Zurigo che a metà mese compirà 20 anni, è un’opzione sempre viva, per adesso rimane sullo sfondo ma pian piano guadagna posizioni. Nonostante lo status da millennial, Omeragic è già un veterano nel campionato svizzero (71 presenze, di cui 66 da titolare) e ha annusato l’aria della nazionale (esordio a 18 anni, tre presenze finora). Lo Zurigo lo considera un pezzo pregiato, circa 15 milioni di valutazion­e, ma il contratto in scadenza tra un anno gioca a favore di chi volesse investire sulle sue qualità a prezzi più contenuti. Il Milan, insieme al Napoli, rientra tra i club che ragionano sulla scommessa. Il ragazzo ricambia la stima, visto che a dicembre era a San Siro ad assistere alla sfida tra le due squadre. Il ritorno si gioca a marzo: c’è tutto il tempo per trasferirs­i dalla tribuna al campo.

 ?? GETTY ?? In azione a Milanello Stefano Pioli, 56 anni, tecnico del Milan, durante uno degli allenament­i post natalizi a Milanello. Allena i rossoneri dall’ottobre del 2019, quando è subentrato all’esonerato Marco Giampaolo
GETTY In azione a Milanello Stefano Pioli, 56 anni, tecnico del Milan, durante uno degli allenament­i post natalizi a Milanello. Allena i rossoneri dall’ottobre del 2019, quando è subentrato all’esonerato Marco Giampaolo
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