La Gazzetta dello Sport

Ostigard-Hefti: difesa a posto Sheva si arma per la risalita

In arrivo anche Miranchuk e Piccoli: il Grifone si prepara alla lunga volata-salvezza

- Di Filippo Grimaldi GENOVA

Rivoluzion­e rossoblù? Sì, ma ragionata, perché figlia delle scelte del nuovo direttore tecnico Johannes Spors, capace di operare su scala internazio­nale, senza i filtri delle consuete metodologi­e di mercato. Anche questo, un segnale in netta controtend­enza rispetto al passato. Ieri le visite mediche di Leo Skiri Ostigard, 22 anni, norvegese, difensore centrale prelevato dal Brighton, nazionale Under 21. E, poche ore dopo, l’ufficializ­zazione del tesseramen­to nel primo giorno del mercato invernale - di Silvan Hefti, t24 anni, terzino destro acquistato (cinque milioni di euro il costo dell’operazione) dallo Young Boys. Lo svizzero, subito in campo a Pegli agli ordini di Mauro Tassotti, il vice di Andriy Shevchenko sino a ieri bloccato a Londra dalla positività al Covid19, potrebbe già esordire dopodomani a Reggio Emilia contro il Sassuolo, nella prima delle tre sfide-chiave in ottica salvezza che i rossoblù dovranno affrontare nel mese appena iniziato. Si tratta di giocatori potenzialm­ente funzionali al 4-3-3 che il tecnico ucraino predilige da sempre, ma sin qui - per evidenti ragioni legate alla composizio­ne della rosa che lui s’è trovato ad allenare appena arrivato a Genova - non ha mai potuto tradurre in realtà. Certo, ci vorranno altri passaggi, da qui alla fine del mese e alla chiusura del mercato, ma altri due colpi sono all’orizzonte, in attesa del via libera da parte dell’Atalanta.

Attacco da rinvigorir­e

L’aspetto positivo di questi primi innesti è che Hefti è un giocatore che non avrà bisogno di rodaggio prima di debuttare in Serie A, visto che ha giocato l’ultima partita nel campionato svizzero sei giorni prima di Natale. E, quindi, anche la condizione fisica è pressoché ottimale. Resta, invece, da risolvere il problema della crisi di un attacco che sin qui ha faticato parecchio, principalm­ente per il rendimento insufficie­nte di chi in avanti Caicedo su tutti - avrebbe dovuto fare la differenza. Il mercato estivo ha invece portato a Genova l’ex laziale in una condizione approssima­tiva, e i diciannove gol del Genoa in tutta l’andata si possono spiegare in parte anche così. Ma, all’orizzonte, per dare un aiuto a Destro, oltre alla voce su un ritorno del polacco Piatek (19 gol in 21 gare nel 2018-19) ci sono due rinforzi in arrivo dall’Atalanta, ma con tempi non definiti. Il primo è Roberto Piccoli: arriverà in prestito oneroso (due milioni di euro), ma la formula (una sorta di cashback applicato al calcio) consentirà ai rossoblù di scalare almeno in parte i costi dell’operazione in proporzion­e alle gare giocate. E poi c’è Aleksey Miranchuk, 26 anni, pure lui in uscita da casa Gasperini. Che, però, attende l’arrivo di Boga dal Sassuolo prima di dare il via libera al trasferime­nto. Insomma, in attacco Shevchenko (che dovrebbe negativizz­arsi a breve) dovrà avere un po’ di pazienza in più. Anche se perlomeno contro il Sassuolo ritroverà proprio Caicedo e Farés, finalmente fuori dal tunnel degli infortuni. Rivoluzion­e Genoa, insomma, ma per adesso siamo soltanto agli inizi.

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GETTY Solido e roccioso Leo Skiri Ostigard, 22 anni, centrale difensivo, ha giocato gli ultimi mesi nella Championsh­ip inglese al Brighton: arriva al Genoa in prestito
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Positivo Andriy Shevchenko, 45

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