Il Toro decolla
Brekalo più Praet Juric ora studia un attacco letale I due pronti a supportare Sanabria Ma servono più cinismo e concretezza
Eallora, si sta per ricominciare. Anno nuovo, nuovi gol. O almeno, ci conta Ivan Juric: è il desiderio che il tecnico croato spera si materializzi nella calza della Befana. Si ripartirà dopodomani da Bergamo, la patria del meraviglioso lunapark del maestro Gian Piero Gasperini. Terra di gol e calcio spettacolare. E proprio di fronte al Gasp, Juric confida di ritrovare quella via del gol percorsa a singhiozzo durante il seppur ottimo girone di andata dei granata. Mettere le ali all’attacco sarà la prossima frontiera da esplorare per il Toro, in navigazione nel mezzo del percorso di crescita dell’ultimo quadrimestre. Perché se la difesa è diventata d’acciaio (è la quarta migliore del campionato), se il gioco si è stabilizzato quasi sempre su uno standard più che buono e se l’esplosione di molti dei calciatori è sotto gli occhi di tutti, ora Juric si aspetta il salto di qualità dai suoi attaccanti.
Forbice troppo ampia
Le cifre sulla produttività del reparto offensivo non rendono merito alla qualità del gioco espressa dalla squadra di Juric. Nelle prime diciannove giornate il Torino ha segnato ventitré gol: il sesto peggior attacco del campionato dopo Salernitana, Cagliari, Genoa, Spezia e Venezia. C’è una forbice troppo ampia tra le occasioni create e il bottino di gol. Le statistiche dell’andata raccontano come il Toro abbia creato 18 giocate utili in area in media a gara, con 14 occasioni ogni 90’ e almeno 8 tiri dall’interno dell’area. Negli ultimi 20 metri, però, qualcosa è mancato: la percentuale realizzativa è di appena il 13%.
Josip mania E’ il momento per i tanti uomini offensivi sui quali Juric può fare affidamento di dare una sterzata alla stagione.
Contro Gasp
Uno scatto significativo il tecnico confida di osservarlo già dalla sfida di Bergamo da parte di Josip Brekalo e Dennis Praet. Questa è la coppia di trequartisti alla quale Juric pensa per supportare Sanabria nella trasferta di dopodomani contro l’Atalanta. L’avvio in granata di Brekalo è stato un colpo di fulmine: giocate illuminate, tre gol, una condizione strepitosa che gli ha permesso di essere molte volte l’uomo in più. Al punto da far contagiare la tifoseria dalla Josip-mania. Da metà novembre, dopo il passl Mondiale con la Croazia, qualcosa lo ha frenato e lui non è stato più lo stesso. Dopodomani avrà l’occasione di ripartire alla grande. Oltre alla fiducia di Juric e alla possibilità di riguadagnarsi il posto da titolare, in ballo c’è la riconferma: il Toro lo ha preso in estate dal Wolfsburg in prestito con diritto di riscatto che può esercitare entro marzo. Il suo futuro si gioca adesso. Lo stesso vale per Praet: anche lui dovrà convincere la società a fare un investimento per riscattarlo dal Leicester. Potrà farlo solo dando continuità, poiché all’andata è stato spesso frenato da qualche acciacco. Quando è stato al top ha dato una marcia in più al gioco del Toro. Ora Juric si attende un salto di qualità.
La difesa ormai è sicura (la 4 del torneo), adesso il tecnico chiede un salto all’attacco
Inizio col botto Il goleador del Toro è il centrocampista assaltatore Tommaso Pobega, 4 volte in rete. Il mini bilancio di percorso degli attaccanti – già detto di Brekalo – non può essere soddisfacente: 3 gol anche per Pjaca e Sanabria, uno per Praet e Verdi. Zero per Zaza. Juric è stato obbligato a giocarsi tutta l’andata senza Belotti, fermato da due lunghi infortuni. Si rivedrà, forse, tra un mese. Prima di entrare in infermeria, il Gallo aveva fatto in tempo a segnare due gol. Aspettando Belotti, là davanti servirà di più.
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