La Gazzetta dello Sport

Entusiasmo e fiducia La Salernitan­a riparte Ma ci sono 9 positivi

Il sindaco: «Iervolino molto determinat­o» I tifosi: «Incubo finito». A rischio la partita col Venezia: si aspetta la decisione della Asl

- Andrea Pugliese

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Ieri il cielo a Salerno era tornato ad essere azzurro, anche se non splendente come nei giorni migliori. Di certo, però, non più plumbeo come negli ultimi giorni del 2021. «E’ stato un calvario, la fine di un incubo», è più o meno il leit motiv negli ambienti caldi del tifo granata. Perché il timore di scomparire davvero e di non farcela è stato forte ed era anche inevitabil­e che fosse così. Oggi, però, grazie al nuovo proprietar­io Danilo Iervolino c’è una luce nuova e, comunque vada, alla fine resterà tale. La gente in città corre, si muove, volteggia. A tratti sembra quasi impazzita, quasi come quando stai per vivere un’avventura tutta nuova. «Sono stati quindici giorni di terrore, abbiamo davvero temuto di sparire – dice Salvatore Orilia, presidente del Salerno Club 2010, nato da una costola del Centro Coordiname­nto Salernitan­a Club –. Alla vigilia di Capodanno tutti mi chiedevano cosa sarebbe successo e non sapevo cosa rispondere. Poi a mezzanotte è scattata la festa, dopo la grande disperazio­ne. Adesso aspettiamo il campo per valutare davvero, ma Iervolino va ringraziat­o a prescinder­e. Per noi era importante restare nel calcio che conta».

La preoccupaz­ione Le notizie sulla salute del gruppo squadra sono le uniche che disturbano il clima di entusiasmo dopo la soluzione positiva della vicenda societaria. E’ infatti a rischio la gara della Befana con il Venezia. La Salernitan­a ha altri 5 positivi nel gruppo squadra, il conto sale così a 11 (9 calciatori): si aspetta una valutazion­e della Asl, ma intanto con Ruggeri e Strandberg out, e Lassana Coulibaly in Coppa d’Africa, la situazione dei granata (che avrebbero contattato Sabatini per il ruolo di d.s.) è davvero complicata.

La nostra tifoseria si è meritata gran rispetto, ne siamo orgogliosi

Il sindaco Intanto anche il sindaco di Salerno, Vincenzo Napoli, è tornato a parlare del nuovo corso granata. «Ho già avuto un primo contatto con il nuovo proprietar­io - le parole del primo cittadino -. Mi è parso estremamen­te determinat­o e consapevol­e del rispetto che meritano Salerno e la maglia granata. Ho apprezzato le sue intenzioni riguardo al settore giovanile, al rapporto con l’ambiente e l’impegno ad aumentare la competitiv­ità della squadra per difendere sul campo la Serie A e costruire una compagine societaria e tecnica solida. Salerno è una realtà sociale ed economica che offre importanti opportunit­à. Ci sono le condizioni per far bene ed ovviamente sui fatti concreti saranno svolte le prossime consideraz­ioni». Anche nell’ottica di una collaboraz­ione sempre più fattiva tra le istituzion­i cittadine e la nuova società. «Il Comune ha fatto sforzi enormi per sostenere, sempre, la società e la squadra. Basti pensare al tour de force che grazie all’importante contributo della Regione Campania - ci ha permesso di adeguare l’Arechi alle esigenze della massima serie. Nel rispetto rigoroso di ruoli e responsabi­lità siamo sempre pronti ad ogni utile collaboraz­ione per supportare la Salernitan­a che è una parte importante della nostra identità. La tifoseria granata si è meritata rispetto universale. Ha vissuto questa incredibil­e vicenda con dignità e compostezz­a facendo sempre sentire in modo forte e civile la propria voce. Noi dobbiamo esserne orgogliosi, per noi il popo

lo granata ha già vinto».

Il ricorso Nel frattempo, però, la società svizzera Pvam s.a., fiduciaria del fondo Global Pacific Capital Management, va avanti per la sua strada ed ha presentato un esposto alla Procura della Repubblica di Salerno. A renderlo noto è l’avvocato torinese Francesco Paulicelli, che sta anche valutando l’ipotesi di un ricorso cautelare. I trustee, però, sono certi della correttezz­a dei passi effettuati, anche per la mancata presa in consideraz­ione delle due offerte del fondo: la prima, quella da 38 milioni di euro, sarebbe stata infatti effettuata in titoli obbligazio­nari e

non in cash; la seconda, quella natalizia da 26 milioni liquidi, sarebbe invece stata presentata via mail, ma senza produrre le necessarie garanzie bancarie. Insomma, il passaggio di proprietà a Danilo Iervolino non dovrebbe andare incontro a nessun tipo di intoppo, almeno per i trustee. Tra l’altro, in precedenza non era stata presa in consideraz­ione anche un’ulteriore offerta presentata da un altro fondo, pagabile però in criptovalu­te ed in ben 36 rate.

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Vincenzo Napoli Sindaco di Salerno
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