Entusiasmo e fiducia La Salernitana riparte Ma ci sono 9 positivi
Il sindaco: «Iervolino molto determinato» I tifosi: «Incubo finito». A rischio la partita col Venezia: si aspetta la decisione della Asl
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Ieri il cielo a Salerno era tornato ad essere azzurro, anche se non splendente come nei giorni migliori. Di certo, però, non più plumbeo come negli ultimi giorni del 2021. «E’ stato un calvario, la fine di un incubo», è più o meno il leit motiv negli ambienti caldi del tifo granata. Perché il timore di scomparire davvero e di non farcela è stato forte ed era anche inevitabile che fosse così. Oggi, però, grazie al nuovo proprietario Danilo Iervolino c’è una luce nuova e, comunque vada, alla fine resterà tale. La gente in città corre, si muove, volteggia. A tratti sembra quasi impazzita, quasi come quando stai per vivere un’avventura tutta nuova. «Sono stati quindici giorni di terrore, abbiamo davvero temuto di sparire – dice Salvatore Orilia, presidente del Salerno Club 2010, nato da una costola del Centro Coordinamento Salernitana Club –. Alla vigilia di Capodanno tutti mi chiedevano cosa sarebbe successo e non sapevo cosa rispondere. Poi a mezzanotte è scattata la festa, dopo la grande disperazione. Adesso aspettiamo il campo per valutare davvero, ma Iervolino va ringraziato a prescindere. Per noi era importante restare nel calcio che conta».
La preoccupazione Le notizie sulla salute del gruppo squadra sono le uniche che disturbano il clima di entusiasmo dopo la soluzione positiva della vicenda societaria. E’ infatti a rischio la gara della Befana con il Venezia. La Salernitana ha altri 5 positivi nel gruppo squadra, il conto sale così a 11 (9 calciatori): si aspetta una valutazione della Asl, ma intanto con Ruggeri e Strandberg out, e Lassana Coulibaly in Coppa d’Africa, la situazione dei granata (che avrebbero contattato Sabatini per il ruolo di d.s.) è davvero complicata.
La nostra tifoseria si è meritata gran rispetto, ne siamo orgogliosi
Il sindaco Intanto anche il sindaco di Salerno, Vincenzo Napoli, è tornato a parlare del nuovo corso granata. «Ho già avuto un primo contatto con il nuovo proprietario - le parole del primo cittadino -. Mi è parso estremamente determinato e consapevole del rispetto che meritano Salerno e la maglia granata. Ho apprezzato le sue intenzioni riguardo al settore giovanile, al rapporto con l’ambiente e l’impegno ad aumentare la competitività della squadra per difendere sul campo la Serie A e costruire una compagine societaria e tecnica solida. Salerno è una realtà sociale ed economica che offre importanti opportunità. Ci sono le condizioni per far bene ed ovviamente sui fatti concreti saranno svolte le prossime considerazioni». Anche nell’ottica di una collaborazione sempre più fattiva tra le istituzioni cittadine e la nuova società. «Il Comune ha fatto sforzi enormi per sostenere, sempre, la società e la squadra. Basti pensare al tour de force che grazie all’importante contributo della Regione Campania - ci ha permesso di adeguare l’Arechi alle esigenze della massima serie. Nel rispetto rigoroso di ruoli e responsabilità siamo sempre pronti ad ogni utile collaborazione per supportare la Salernitana che è una parte importante della nostra identità. La tifoseria granata si è meritata rispetto universale. Ha vissuto questa incredibile vicenda con dignità e compostezza facendo sempre sentire in modo forte e civile la propria voce. Noi dobbiamo esserne orgogliosi, per noi il popo
lo granata ha già vinto».
Il ricorso Nel frattempo, però, la società svizzera Pvam s.a., fiduciaria del fondo Global Pacific Capital Management, va avanti per la sua strada ed ha presentato un esposto alla Procura della Repubblica di Salerno. A renderlo noto è l’avvocato torinese Francesco Paulicelli, che sta anche valutando l’ipotesi di un ricorso cautelare. I trustee, però, sono certi della correttezza dei passi effettuati, anche per la mancata presa in considerazione delle due offerte del fondo: la prima, quella da 38 milioni di euro, sarebbe stata infatti effettuata in titoli obbligazionari e
non in cash; la seconda, quella natalizia da 26 milioni liquidi, sarebbe invece stata presentata via mail, ma senza produrre le necessarie garanzie bancarie. Insomma, il passaggio di proprietà a Danilo Iervolino non dovrebbe andare incontro a nessun tipo di intoppo, almeno per i trustee. Tra l’altro, in precedenza non era stata presa in considerazione anche un’ulteriore offerta presentata da un altro fondo, pagabile però in criptovalute ed in ben 36 rate.