La Gazzetta dello Sport

Le sfide moscovite

L’ultimo incrocio in A è del 1991. Poi i trionfi tra Coppe, Nazionali e Nba. Dopo essersi inseguiti sulle panchine più importanti, si ritrovano per giocarsi il 1° posto

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modo di vedere il basket molto simile. La loro non è mai stata una rivalità a pelle anche se il c.t. Sacchetti ha dichiarato di recente che con loro è tornato in Italia il dualismo Bianchini contro Peterson degli anni 80.

La dialettica in effetti non manca ai due big della panchina ma solo una volta, correva l’estate 2003, sono entrati pubblicame­nte in conflitto in pensieri e parole: quando Messina bocciò la scelta del collega di legarsi alla Virtus di Madrigali che l’anno prima aveva esonerato il coach del Grande Slam bianconero. Tra i due ci fu uno scambio epistolare sulle pagine bolognesi di Repubblica che fece clamore. Poi il tempo e i

silenzi hanno ricomposto la vecchia intesa basata sulla stima reciproca e un vissuto comune ad altissimo livello, messi a dura prova, ma non spezzati, quando si sono trovati rivali negli infuocati derby moscoviti: Ettore al Cska vinceva titoli in serie, Don Sergio al Khimki voleva rovesciare l’antico potere dell’Armata Rossa. Messina ha vinto molto di più a livello di club, come dimostrano le sue 4 Euroleghe, mentre non ha avuto fortuna come c.t. della Nazionale italiana nei suoi due mandati azzurri. Al contrario Scariolo finora non ha mai fatto centro nelle coppe europee ma ha vinto tutto come c.t. della Spagna di cui è tuttora il capo allenatore con contratto fino a Parigi 2024. Poi per entrambi, in tempi diversi, uno dietro all’altro, è arrivata anche la chiamata dalla Nba, col ruolo di assistente per meriti e crediti ottenuti sul campo. In America, anzi in Canada, il curriculum di Scariolo si è arricchito dell’anello lavorando nel coaching staff di Toronto; invece Messina ha potuto condivider­e 5 anni col guru Popovich a San Antonio. Tanta roba anche se il meglio degli Spurs era ormai alle spalle.

Andata e ritorno Il resto è storia recente. Messina è approdato a Milano a giugno 2019, stanco di trovarsi in tutti i ballottagg­i come capo allenatore delle squadre Nba che cambiavano la guida tecnica, ma poteva arrivare all’Olimpia già nel 2011 non avesse scelto di mettersi alla prova ai Lakers, nella sua prima esperienza oltreocean­o; Scariolo alla Virtus è stato coach in pectore in quella bollente estate 2003, prima che la Fip sciogliess­e tutti i vincoli negando al club l’affiliazio­ne per debiti. Ci è tornato 18 anni dopo da campione del mondo in carica sotto una grande e solida proprietà, per riportare la Virtus in Eurolega. Nel frattempo Messina ha riportato l’Olimpia alle Final Four. Da domani ricomincia il loro duello in punta di fioretto, di schemi, di difese. La sfida più bella del basket italiano.

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 ?? CIAM ?? Generazion­e fuoriclass­e A sinistra Ettore Messina, 62 anni; qui di fianco Sergio Scariolo, 60 Trenta titoli il primo, dieci il secondo
CIAM Generazion­e fuoriclass­e A sinistra Ettore Messina, 62 anni; qui di fianco Sergio Scariolo, 60 Trenta titoli il primo, dieci il secondo

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