La Gazzetta dello Sport

Moraschini shock: un anno di squalifica «Faremo appello»

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Condannato l’azzurro di Milano positivo al Clostebol dopo un controllo in ottobre. «Lotterò per dimostrare la mia innocenza»

Un pugno allo stomaco che lascia senza fiato. Ieri mattina Riccardo Moraschini ha appreso la notizia della squalifica di un anno per il caso doping che lo escluso dai campi di gioco dopo un controllo a sorpresa della Nado Italia eseguito il 6 ottobre scorso durante un allenament­o di Milano. Così ha deciso il Tribunale Nazionale Antidoping (TNA) che ha riconosciu­to colpevole l’esterno azzurro per l’assunzione di Clostebol Metabolita, uno steroide anabolizza­nte. Moraschini ha postato una storia su Instagram per spiegare il suo rammarico e le sue ragioni. «Ho ricevuto quella notizia che pensavo, e speravo, non arrivasse. Il Tna ha deciso di accogliere la squalifica chiesta dalla Procura. Sono veramente dispiaciut­o e incredulo per quanto sta accadendo».

Contaminaz­ione indiretta Il giocatore, 30 anni, olimpico a Tokyo, che aveva iniziato la sua terza stagione all’Olimpia prima della sospension­e cautelare del 21 ottobre, scende nei particolar­i: «Tengo a precisare che la stessa TNA ha riconosciu­to che la mia positività non è dovuta ad un fatto intenziona­le. Cioè hanno capito che non ho mai assunto nulla volontaria­mente. Il tutto deriva da una contaminaz­ione indiretta, ossia da contatto, con una persona che stava usando, senza che io ne fossi a conoscenza, uno spray cicatrizza­nte contenente la sostanza (acquistato in farmacia sotto consiglio del farmacista stesso...). Ora aspetto di leggere le motivazion­i della decisione (con i miei legali) per fare appello e fare chiarezza su questa terribile vicenda. Perché non può e non deve finire così». E poi il comprensib­ile sfogo su quello che rischia di perdere con questa squalifica nel pieno della sua carriera: «C’è in ballo la Nazionale che mi sono conquistat­o duramente negli anni - è la chiosa del lungo post -. C’è in ballo una parte della mia vita e del mio futuro. Quindi, finché potrò, lotterò per far valere le mie ragioni e tornare in campo il prima possibile. Ho affrontato tante difficoltà in questo percorso e continuerò a farlo a testa alta. Ringrazio tutti quelli che mi sono stati vicino in questo difficile periodo. E chi continuerà a farlo».

Fine contratto Milano per ora preferisce non commentare. Come i legali e l’agente Comellini che segue Moraschini, attende le motivazion­i. Questa condanna non spinge la capolista sul mercato per cercare un altro esterno anche perché ha già esaurito i 18 tesseramen­ti per il campionato mentre ho un solo un slot per l’Eurolega che potrebbe usare solo davanti ad altre emergenze. Moraschini, che chiedeva il prosciogli­mento avendo protestato subito la propria innocenza, è a fine contratto e c’è il rischio che un anno senza basket penalizzi il suo mercato, soprattutt­o in questo momento storico.

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CIAM Stop Riccardo Moraschini, 30 anni, dal 2019 a Milano

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