«Farei i singolari con i primi 4 di ogni nazione»
● Dicevi Panatta e Bertolucci e pensavi subito a una coppia di fenomeni: insieme, hanno costituito uno dei doppi più forti della storia, con la perla della Coppa Davis vinta nel 1976. Dunque, quello di Bertolucci è un osservatorio privilegiato: «Nella nuova formula dell’Atp Cup e della Coppa Davis, non ha senso attribuire il valore di un terzo al punto del doppio quando durante la stagione, nei tornei, per seguito e popolarità vale un ventesimo del singolare. Io sarei per una riforma radicale: quattro singolari e un doppio, ma nei singolari devono giocare 4 giocatori diversi, dal n. 1 al n. 4 di ogni nazione: in questo modo verrebbe rispettato il reale valore di un movimento». Tuttavia, stante le regole attuali, il doppio diventa fondamentale, come ha dimostrato la Croazia, praticamente portata di peso in finale di Coppa Davis dal duo Mektic-Pavic: «Intanto analizza Bertolucci - non sono convinto che un singolarista forte al massimo della forma insieme con qualunque altro giocatore batta sempre due specialisti, altrimenti Djokovic avrebbe dovuto vincere questa edizione della Coppa Davis. Per essere competitivi, bisogna che tra la coppia si crei affiatamento e può accadere soltanto se giocano con frequenza insieme». Il vero punto dolente: i singolaristi di altissimo livello nutrono giustamente ambizioni personali nei grandi tornei e difficilmente adattano il calendario al doppio. Quindi, per restare all’Italia, e malgrado l’impegno del c.t. Volandri, riuscirà difficile incastrare gli impegni di Berrettini e Sinner (o Sonego), se non per qualche uscita estemporanea: «Io continuerei a coinvolgere Fognini, che resta il nostro miglior doppista quando sta bene - chiosa Bertolucci - e ovviamente cercherei di far ruotare più coppie durante la stagione, convincendo tutti a fare uno sforzo per giocare qualche doppio in più».
Ha vinto 22 doppi
in Coppa Davis
Nato il 3 agosto 1951, suoi in doppio 12 tornei e 22 match in Davis, vinta nel ‘76