«Djokovic all’Australian Open? Comincia a essere tardi»
Craig Tiley, il n. 1 del primo Slam stagionale: «Nel Paese entra solo chi è vaccinato, non è facile avere deroghe»
Forse c’è una sola persona che ha il quadro della situazione ben chiaro: Novak Djokovic. Ma il suo è un silenzio che fa molto rumore, tanto che nel mondo del tennis non si parla d’altro. Parte per l’Australia? Resta a casa? La telenovela ormai va avanti da un paio di mesi, ma il tempo stringe, al via del primo Slam stagionale mancano meno di due settimane (si parte lunedì 17) e a breve, per forza di cose, si conoscerà il destino del numero 1 del mondo, che a Melbourne ha già alzato il trofeo nove volte (record).
Strettoia La decisione del governo australiano di imporre l’obbligo vaccinale per chiunque entri nel suo territorio ha messo fuorigioco Nole. E anche l’esenzione medica che gli permetta di partecipare al torneo al momento sembra lontana. Sul tema è intervenuto ancora Craig Tiley, il grande capo di Tennis Australia: «Ogni atleta che entra nel nostro
Paese deve essere vaccinato o deve aver fatto domanda per una esenzione medica. E nel caso dei giocatori di tennis, la decisione di concedere una deroga è ancora più rigorosa. Ci sono due comitati etici che valutano ogni richiesta che arriva in forma anonima. Sappiamo di qualche atleta che ha fatto domanda di esenzione e in certi casa è stata accolta».
Last minute? In Serbia le voci sulla presenza del campione si rincorrono: c’è chi si dice sicuro sulla sua presenza in extremis a Melbourne e chi parla di richiesta di esenzione respinta. Insomma, una gran confusione, che il silenzio di Nole amplifica. «Per quanto riguarda Djokovic - ha aggiunto Tiley - nei prossimi giorni avremo un quadro molto più chiaro. Lui ha sempre detto che non avrebbe rivelato se fosse vaccinato o meno, è una sua scelta farlo, ma il tempo stringe: gli ultimi voli “utili” arriveranno a Melbourne alla fine di questa settimana. Da quel momento non ci sarà più tempo per gli altri». Intanto anche Richard Gasquet è risultato positivo al Covid-19: al suo arrivo a Melbourne il 28 dicembre il suo tampone era negativo, ma al successivo test il responso è stato opposto. Per lui una settimana di isolamento. 1’55”