La Gazzetta dello Sport

Nuovo anno, stesso Zlatan Con la Roma riprende la corsa di re Ibrahimovi­c

Torna al centro dell’attacco per puntare scudetto, rinnovo e Mondiale. Pioli ritrova Leao, out Castillejo

- di Alessandra Gozzini MILANO

Per celebrare il nuovo anno, l’ennesimo ritorno e scaldarsi in vista di nuove sfide, Ibrahimovi­c si è fatto in tre. Zlatan ha inaugurato il 2022 con un allenament­o a Milanello e portando con sé i figli Maximilian e Vincent: il papà su un campo con la squadra, i ragazzi a palleggiar­e su un altro. Un modo per tenere la famiglia vicina almeno in questi giorni di festa, al contrario Ibra senior non ha mai negato di soffrire la lontananza dagli affetti più cari, che continuano a fare base in Svezia. Succederà ancora, specie se Zlatan e il club deciderann­o di proseguire insieme per un’altra stagione: non è ancora il momento di un incontro formale, ma è da qui che le parti inizierann­o a capire se e come allungare l’orizzonte rossonero. Dal pomeriggio dell’Epifania esattament­e: Ibra tornerà in campo da titolare dopo aver saltato la trasferta di Empoli, l’ultima prima della pausa, per un sovraccari­co al ginocchio sinistro. Un problema superato in fretta e su cui Ibra si è concentrat­o anche durante le vacanze: una volta tornato a Milano ha proseguito con un lavoro personaliz­zato, come quasi sempre gli riserva lo staff rossonero, al di là di infortuni o ritardi di condizione, per poi unirsi al gruppo negli ultimi giorni. Anche ieri è stato così: Zlatan ha lavorato con la squadra, prove tattiche comprese, e contro la Roma recupererà il suo posto in area di rigore. La sua sola presenza basta a impegnare gli avversari, a cui somma gol e leadership: Ibrahimovi­c fa per tre.

Nuovi obiettivi Ibra proverà a dire 33 già domani a San Siro: dal suo ritorno in rossonero, gennaio 2020, ha segnato 32 gol in 48 presenze di campionato.

Una media di un gol ogni 136 minuti nei primi sei mesi della seconda esperienza milanista, scesa a uno ogni 100 nella scorsa stagione e mantenuta nell’attuale: segna con la stessa frequenza del 2011-2012 (furono 28 reti in 32 partite), torneo che concluse da capocannon­iere. E con la stessa freddezza: ha una percentual­e realizzati­va del 19,4, la seconda migliore di sempre considerat­e tutte le sue stagioni rossonere. Certo, nel frattempo ha ridotto gli sforzi: in stagione ha già saltato 10 partite, tra infortuni e necessità di turnover. Stavolta però si celebra il ritorno, la prima partita del nuovo anno e l’inizio di una rincorsa a nuovi traguardi. Per esempio la classifica dei dieci cannonieri rossoneri di tutti i tempi, a cui Zlatan partecipa solo se si riduce il dato alle partite di campionato: estesa a tutti i tornei invece vede Ibra dodicesimo, a quota 91 reti segnate. Ne mancano 11 per agganciare Pierino Prati al decimo posto, a salire c’è Kakà nono a 104, Van Basten settimo a 124. Obiettivi personali e di squadra viaggiano alla stessa velocità: più gol segnerà, più possibilit­à il Milan avrà di ristabilir­si in vetta, e il controsorp­asso finale farebbe a sua volta di Zlatan il milanista più anziano di sempre a conquistar­e il titolo. Il rinnovo del contratto rossonero arriverebb­e di conseguenz­a, il Mondiale d’inverno con la Svezia anche.

Nuovi gol Gennaio raddoppier­à le fatiche: al campionato si unirà la Coppa Italia. Dopo la Roma il calendario prevede il viaggio a Venezia, il Genoa in Coppa, lo Spezia a San Siro e il gran finale in casa contro la Juventus. Con Ibra tornano nuovi gol e Pioli avrà finalmente la possibilit­à di gestire le risorse d’attacco: con la Roma giocherà dall’inizio Leao a sinistra (manca dal 4 dicembre ), mentre partirà dalla panchina Rebic, di nuovo arruolabil­e dopo due mesi. Al contrario va tra gli indisponib­ili Castillejo. Qualche giorno di tempo in più e si ricomporrà anche il trio di centravant­i: a Zlatan e Giroud, tornerà ad affiancars­i Pellegri. Tre punte di ruolo, ma oggi è Ibrahimovi­c che vuole valere per tutti.

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