E la Lega dice no a ogni rinvio: il calendario non si tocca
I club alla prese con il rischio di mandare in tilt il calendario. Allarme soprattutto per la sfida di Torino
Il calendario non si tocca. Assediata dalla moltiplicazione dei casi Covid, e appena ricevuta la mail della richiesta della Salernitana di rinviare la partita, la Lega di Serie A non cambia musica: si gioca. Il rischio è che anche una sola crepa faccia crollare il muro. E allora no al rinvio della Supercoppa e no a chiunque chieda lo spostamento della partita. D’altronde le regole non prevedono più, come nella stagione scorsa, un numero minimo di calciatori per poter scendere in campo e neanche il famoso jolly da giocare solo una volta per ottenere il rinvio. A inizio stagione sembrava che la mancata riproposizione di quelle disposizioni fosse anche un modo per dire: l’emergenza è lontana. Ora che questa speranza è diventata un’illusione, bisogna scegliere una linea. E la linea è chiara: deve passare l’eduardiana nuttata, poi si ragionerà con pragmatismo (e con la giustizia sportiva che costringerà presumibilmente a recuperare le partite) con il traguardo più vicino.
Rischio Napoli Ecco, in quest’agitata vigilia, fino a ieri pomeriggio c’era stata comunque una nota incoraggiante: le squadre coinvolte, e le loro avversarie di domani, non giocano le coppe europee e quindi non bisognerebbe fare acrobazie per trovare uno slot disponibile per recuperare. Poi è arrivato un primo allarme da Napoli, alla vigilia del viaggio a Torino per la sfida alla Juve, quello stesso viaggio bloccato dalle Asl 15 mesi fa. Se saltasse il banco ancora, con nuovi positivi e altri interventi dell’autorità sanitaria locale, gli effetti sul calendario sarebbero pesanti. Perché Juve e
Napoli giocano Champions ed Europa League e a quel punto, risvolti giudiziario-sportivi a parte, comincerebbe una caccia al tesoro alla ricerca della data giusta, in un calendario assediato dagli avvenimenti. In ogni caso, questo dice sostanzialmente la Lega, bisogna mantenere la calma. E superare il colle più difficile, quello del ritorno dei calciatori dalle vacanze. Venerdì è in programma un’assemblea dei club. La questione Covid non è all’ordine del giorno, ma sarà impossibile non parlarne.