La Gazzetta dello Sport

Verso l’obbligo vaccinale anche per i calciatori Ma solo dal 1° febbraio

Oggi sembra lo scenario più probabile, ma servirà la copertura legale per le eventuali cause dei no-vax

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Obbligo vaccinale o no? È il giorno delle scelte, il Consiglio dei ministri deve decidere nuove misure per contrastar­e il dilagare della variante Omicron.

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Sul tavolo del governo c’è il possibile obbligo di super green pass, la certificaz­ione che si ottiene solo con il vaccino o la guarigione dal Covid negli ultimi sei mesi. Che cosa comportere­bbe per il calcio e lo sport?

Gli scenari possibili sono soprattutt­o due. Il primo: si decide per l’obbligo di super green pass, probabilme­nte a partire dal primo febbraio, per consentire a chi non l’ha fatto di vaccinarsi, per i 23 milioni di lavoratori. Il secondo: il super green pass non vale per tutti, ma per impianti sciistici, palestre, piscine, sport di squadra e di contatto. In pratica dal 10 gennaio per tre quarti dei 12 milioni di tesserati alle federazion­i e agli enti di promozione. Resterebbe­ro fuori, per citare le discipline più popolari, solo tennis (e padel), atletica e ciclismo.

2 E i calciatori e in generale i profession­isti? Rientrano nell’obbligo?

Nel primo caso, sicurament­e sì. Nel secondo, c’è qualche dubbio legale che ancora non si è dissipato.

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Più che una deroga, il problema è trovare un ombrello normativo che protegga i club da eventuali cause di giocatori no-vax, a quel punto sareb

Qualche deroga in vista?

bero esclusi da ogni attività.

4 E per le squadre straniere che vengono a giocare le coppe europee?

In questo caso la deroga è probabile, ma deve essere scritta. Stesso discorso per chi ha un vaccino che non è validato in Italia (vedi Sputnik).

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Nel frattempo, Serie A e Serie B sono travolte dai contagi. Ma il protocollo federale è sempre lo stesso di quando si riprese nel giugno 2020?

No, le regole attualment­e in vigore prevedono un’esenzione dal ciclo periodico di tamponi per i vaccinati o i guariti dal Covid (da non più di sei mesi). Ma l’emergenza porta a coinvolger­e tutti nei test.

6 La regola del numero minimo di calciatori per scendere in campo o della possibilit­à di un jolly per chiedere il rinvio?

È caduta con la fine dell’ultima stagione. Anche perché era stata ripetutame­nte presa a schiaffi dagli interventi delle Asl, considerat­i «fonte superiore» dal Collegio di garanzia.

7 Quindi il campionato è ancora in mano alla discrezion­alità delle Asl?

Il loro ruolo si è ridotto. Ora la Asl può intervenir­e solo nel caso di un contagio esteso, insomma di un focolaio. La quarantena per i contatti stretti dei positivi non è prevista per chi ha avuto la terza dose o la seconda da non più di 120 giorni. C’è però l’obbligo di una “autosorveg­lianza” e dell’uso della mascherina FFP2.

8 A proposito, domani la FFP2 debutta in tutti gli stadi.

Prima di tutto è un obbligo a tutela della salute. Ma il loro uso è pure una garanzia che non ci siano ulteriori riduzioni di capienza. 3’06”

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Lo conosciamo bene: il Green Pass nei nostri cellulari ANSA
Green pass super Lo conosciamo bene: il Green Pass nei nostri cellulari ANSA
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