La Gazzetta dello Sport

Amarcord Genoa Sheva chiama il Pistolero: gol per la salvezza

Il club ci prova con il polacco, diventato grande in rossoblù, che però ha due offerte turche

- Di Filippo Grimaldi

Il Pistolero di nuovo sotto la Lanterna? Sarebbe la scelta del cuore, su questo non ci sono dubbi, perché dopo quel semestre pazzo e bellissimo, stagione 2018-19, con tredici gol in diciannove partite, l’attaccante polacco mai più ha avuto un periodo così felice. Né al Milan, né in tempi più recenti in Bundesliga, visto che in questo campionato con la maglia dell’Hertha Berlino ha messo insieme appena nove presenze, di cui solo quattro dall’inizio, per un totale di 346 minuti giocati, con un solo gol, quello realizzato il 2 ottobre scorso in casa nella sconfitta con il Friburgo. Piatek ha bisogno di rilanciars­i, e l’idea che un’avventura-bis con la maglia del Grifone possa servirgli da propulsore per ripartire è alla base dell’idea del Genoa. Che, in questo senso, sarebbe già a un buon punto del discorso con il club tedesco, sulla base di un prestito oneroso sino a giugno.

Varie opzioni

Piatek ha bisogno di nuovi stimoli, ma al tempo stesso anche di certezze. Il contatto – recente – ben avviato dal Genoa con l’Hertha segna un punto a favore del club genovese, ma il Galatasara­y si era mosso per primo e garantireb­be vari benefit al giocatore per aumentare la parte variabile dell’ingaggio. Partita apertissim­a, dunque, in cui potrebbe avere un ruolo importante anche il tecnico Shevchenko, che nelle prossime era risultato positivo al Covid-19 a Londra lo scorso 27 dicembre, poco prima di ripartire per l’Italia dopo la pausa natalizia - dovrebbe fare finalmente rientro a Genova, dopoché negli ultimi giorni il lavoro sul campo è stato diretto dal suo vice Tassotti. Piatek (che ha pure altre due offerte, una delle quali dallo stesso campionato turco - sa benissimo di dover scegliere l’opportunit­à che più delle altre gli può consentire di rilanciars­i, ma senza correre troppi rischi. Il palcosceni­co della Serie A è di gran lunga il più prestigios­o fra le carte che si può giocare in questo momento, ma

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