La Gazzetta dello Sport

Quando la trasparenz­a conta più della privacy

Paolo Marabini

- Di

Non poteva che finire così: in un mare di polemiche. Che cosa si aspettava Novak Djokovic? Che l’annuncio via Instagram della sua partenza per Melbourne - dove dal 17 gennaio inseguirà il decimo trionfo nell’Australian Open non scatenasse le proteste di mezzo mondo, dopo che per mesi il mistero sulla sua vaccinazio­ne contro il Covid non è mai stato chiarito? E che cosa pensavano laggiù nel Down Under? Che tutto finisse in fanteria? Insomma, uno dei Paesi più rigidi nel contenimen­to della pandemia - e che, nonostante la chiusura delle frontiere e i tracciamen­ti a tappeto, è in piena recrudesce­nza del virus: 50.000 positivi nelle ultime 24 ore - concede il via libera al numero uno del tennis grazie a una non meglio specificat­a esenzione medica, i cui particolar­i non sono noti per ragioni di privacy. Il fatto stesso che ci sia un’esenzione, lascia intendere che Djokovic sia sprovvisto della condizione “sine qua non” per entrare in Australia: il ciclo vaccinale completo, al netto della negatività al test molecolare da effettuare prima della partenza. L’ok con deroga al suo ingresso in Australia fa quindi pensare ai classici due pesi e due misure. Allora, trattandos­i di un campione del suo calibro, per sgombrare il campo da ogni equivoco, per scacciare la convinzion­e che gli sia stato aperto un corridoio privilegia­to grazie al suo status di re dell’Australian Open, sarebbe stata meglio la luce del sole. Convocare una conferenza stampa e spiegare i dettagli di questa esenzione. La trasparenz­a conta più della privacy. Soprattutt­o nel 2022, quando di privato da difendere c’è rimasto ben poco, a maggior ragione da personaggi pubblici, di cui ormai conosciamo a suon di “like” lo spessore di ciascun capello.

 ?? © RIPRODUZIO­NE RISERVATA ?? Re Novak Djokovic, 34 anni AP
© RIPRODUZIO­NE RISERVATA Re Novak Djokovic, 34 anni AP

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy