Poker Vlhova, Shiffrin battuta: lo slalom è solo loro
A Zagabria la slovacca di nuovo a segno in slalom davanti a Mikaela, che era al rientro dal Covid. Liensberger 3a a 2”11
Che lo slalom sia affar loro, tranne occasionali intromissioni, è un dato di fatto. Petra Vlhova versus Mikaela Shiffrin è il motivo che tiene banco tra i pali stretti da quattro stagioni, visto che si sono spartite 37 delle ultime 40 gare. E la musica non è cambiata a Zagabria, dove l’iridata Katharina Liensberger, ha chiuso terza a un abisso. Adesso, però, il piatto della bilancia comincia a pendere dalla parte della slovacca. È vero, ieri pomeriggio la più vittoriosa slalomista della storia - già 46 successi per la Divina Mikaela - era al rientro dopo lo stop per Covid, che di sicuro qualcosa le ha tolto. Però intanto la rivale ha incassato un altro testa a testa. Sulla Crveni Spust” di Sljeme, spazzata da un vento fastidioso, sporcata da un infido tappeto di foglie e tenuta in piedi dalle gettate di sale per far fronte alle inusuali temperature degli ultimi giorni, Petra ha piazzato il 4-1: cioè a dire 4 vittorie e un secondo posto in 5 gare contro la sola vittoria e i 3 secondi posti della statunitense. Già seconda dopo la prima manche, e alla fine staccata di mezzo secondo, Mikaela
ha guadagnato altri 80 punti pesanti per la Coppa del Mondo. La statistica dice che siamo alla 24a perla per una Vlhova - al terzo centro di fila a Zagabria - sempre più solida nelle discipline tecniche. Al punto che si rilancia a sua volta nella corsa alla sfera di cristallo, nella quale Mikaela resta sempre in pole position, con Sofia Goggia, ora terza dietro alla stessa Vlhova, chiamata a qualche acuto in gigante - se non da podio almeno da top ten, già a partire da sabato a Kranjska Gora - da abbinare sempre all’altissimo rendimento tenuto sinora in discesa e superG. La Coppa assoluta passa inevitabilmente da lì.
Profondo azzurro Anche Zagabria ha risposto picche alle pur timide aspettative azzurre in una specialità, lo slalom, che ci vede terribilmente lontani dai vertici. Lara Della Mea era entrata nella seconda manche col 23° tempo, ma poi è uscita mestamente. Le altre? Non pervenute. E l’idiosincrasia a questa specialità, che dura da un po’ di anni, stride inspiegabilmente con i successi che arrivano dalle altre discipline. Oggi ci provano gli uomini, tenuta della pista permettendo. L’attesa è per Alex Vinatzer, che a Zagabria due anni fa fu terzo, primo dei suoi due podi in Coppa, e viene dalla quarta piazza di Campiglio. Mancherà invece Razzoli, fermo proprio da quel giorno per una dolorosa lombosciatalgia.