La Gazzetta dello Sport

Rodriguez contro Teodosic Milano-Bologna vale la testa

Oggi la sfida tra i play-cervelli Chi vince è primo in classifica

- Di Andrea Tosi

Da tre anni a oggi, quando si parla della sfida Olimpia-Virtus (o viceversa) il tema finisce o comincia col duello Rodriguez-Teodosic (o viceversa), ovvero i due grandi cervelli delle due grandi rivali. Il Chacho e Re Milos hanno in comune non solo il fatto di essere fuoriclass­e ma anche di essere approdati in Italia la stessa estate 2019 e di avere rilanciato in Europa (lo spagnolo di Milano) e in Italia (il serbo di Bologna) i club più blasonati del nostro basket. Peraltro la loro missione non è ancora finita. Rodríguez punta ancora alle Final Four di Eurolega per regalarsi, a 35 anni, un ultimo trionfo; Teodosic , dopo la conquista dello scudetto, deve completare l’opera riportando, anch’egli ormai stagionato a quota 34 anni, la Virtus nel torneo più importante passando dalla stretta porta dell’Eurocup. Oggi chi vince sarà primo in classifica e i due play magici avranno più spazio per affrontars­i rispetto alle partite in cui sono stati centellina­ti e risparmiat­i dalle profonde rotazioni della loro squadre fino a quando gli infortuni e il Covid hanno accorciato gli organici. Entrambi, nei programmi dei loro allenatori, entrano in gioco nei momenti caldi e strategici per cambiare il volto delle partite oppure nelle grandi sfide quando nessuno può essere risparmiat­o.

Swarovski Messina e Scariolo li trattano (meglio: vorrebbero trattarli), come preziosi Swarovski, cristalli di luce finissima e abbagliant­e quando sprigionan­o tutta la loro classe. Rodriguez insieme ad Hines è tra i giocatori destinati in tribuna nel turn over del campionato quando Milano può concederse­lo per primarie esigenze di Eurolega, ma l’infortunio occorso a Delaney ha cambiato qualcosa nei piani col Chacho tornato operoso come al solito. Lo stesso vale per Teodosic che insieme a Belinelli avrebbe dovuto godere di un trattament­o conservati­vo per le sfide decisive che verranno a primavera, ma i problemi di Mannion e i continui infortuni che hanno falcidiato la squadra da settembre lo hanno spesso richiamato in azione prima del previsto tanto che il suo impiego, sui 24’ a gara, è uguale a quello della gestione Djordjevic. Dalla loro parte hanno il vantaggio che oggi, dopo avere in passato preso per mano o sulle spalle le rispettive

squadre, possono non spremersi in attacco per segnare punti o inventare gioco anche se l’arte dell’assist, comune a entrambi, alla fine viene sempre fuori quasi naturale. Guardando alle motivazion­i, la sfida del Forum è una potenziale occasione di rivincita per il Chacho che nei playoff 2021 ha visto il rivale dominare il campo, vincere lo scudetto con un clamoroso 4-0 e alzare il trofeo di Mvp delle Finali mentre lo spagnolo crollava insieme a tutta Milano. Re Milos invece non deve chiedere molto al duello. Dopo avere lasciato le chiavi del gioco a super Pajola, ora può aspettare che la partita venga dalle sue parti per afferrarla quando è il momento giusto.

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