ALLEGRI OTTIMISTA «NOI SIAMO PRONTI E MORATA RIMANE» MA XAVI NON MOLLA
L’allenatore blinda lo spagnolo, che parte titolare con Chiesa, però il Barça lo vuole ancora. Dybala pronto e verso la panchina
Devo decidere chi far giocare dall’inizio tra Paulo e Chiesa, perché abbiamo 3 match di fila
Ad Alvaro ho detto che non si muove: resta con entusiasmo. È un giocatore di rendimento
ottimismo è il sale L’ della vita, diceva una vecchia pubblicità, e Massimiliano Allegri l’ha trasformato nello slogan di una vita. «JuventusNapoli si giocherà», aveva detto in conferenza stampa nel primo pomeriggio, quando ancora non si sapeva nemmeno se l’Asl avrebbe autorizzato la trasferta degli azzurri, e il suo pensiero positivo ha portato bene, visto che la squadra dell’eterno rivale Spalletti ieri pomeriggio è regolarmente partita per Torino. L’amico Luciano non ci sarà, fermato anche lui dal Covid, ma questo non renderà la sfida più abbordabile, perché Max sa bene (e lo ha già sperimentato all’andata, quando la Juve uscì sconfitta dal Maradona) quanto sia difficile giocare contro le squadre di Lucio.
Infortuni e recuperi «È un match molto importante contro un Napoli che gioca bene anche nell’emergenza, come ha già dimostrato a San Siro», dice Allegri, che quanto a affollamento dell’infermeria può dire la sua: 7 i giocatori indisponibili, 2 per Covid (Chiellini e Pinsoglio), 3 per infortunio (Danilo, Bonucci e Ramsey, che Allegri ha confermato essere in uscita), e 2 per i postumi dell’influenza (Luca Pellegrini e Kaio Jorge). La buona notizia è il recupero in extremis di Arthur, che ha avuto il doppio tampone negativo e per il Napoli sarà convocabile — essendo trascorsi 7 giorni dalla positività —, e il completo recupero di Dybala e Chiesa, che stanno bene ma difficilmente giocheranno insieme dall’inizio già stasera.
Joya alternativa«Devo decidere chi dei due far partire titolare – ha spiegato il tecnico – perché abbiamo tre incontri ravvicinati ed essendo reduci da un infortunio vanno dosati». Gli ultimi exit poll danno il 10 favorito per accomodarsi in panchina, anche se controvoglia. Dopo aver saltato le ultime due gare e mezzo (a Venezia è uscito dopo pochi minuti per un problema alla coscia destra) Dybala ha una gran voglia di tornare in campo. Sta
bene, però Max preferisce gestirlo con gradualità: uno spezzone di partita col Napoli per poi giocare titolare con la Roma (domenica 9) e in Supercoppa con l’Inter (mercoledì 12). Le indicazioni della rifinitura portano a un tridente composto da Chiesa, Morata e Bernardeschi.
Morata titolare (e resta) A proposito dello spagnolo, Allegri ha chiuso la porta a una possibile cessione e anche a innesti di mercato: «Alvaro non parte, gli ho parlato e gli ho detto chiaramente che da qui non si muove, quindi rimarrà con entusiasmo. Ha fatto una ventina di gol la scorsa stagione e quest’anno ne ha segnati già 7 senza tirare rigori e punizioni. È un giocatore di rendimento, però nel calcio vengono affibbiate delle etichette e sembra sempre che gli manchi qualcosa. Per migliorare noi dovremmo prendere uno dei quei 4-5 attaccanti forti che non ti danno». Discorso chiuso? A parole sì, ma le vie del mercato sono infinite e il Barça non ha smesso di desiderare il
puntero della Juve. Su Arthur Max non è stato altrettanto categorico però si è spinto a dire che «al 99% la rosa resterà questa».
Segnare di più Fiducia alla truppa, quindi, perché come ripetono da tempo sia il tecnico sia la dirigenza i valori della squadra sono buoni e per risolvere il problema dei gol segnati (solo 27 finora, peggior rendimento delle prime 10 in classifica) non serve tornare sul mercato: «Non è vero che l’attacco ha segnato poco, finora ci sono mancati i gol dei centrocampisti e dobbiamo sfruttare meglio le palle inattive. Gli acquisti di gennaio incidono poco e poi sono convinto che Chiesa e Dybala faranno 4 mesi importanti». A cominciare da stasera: Fede non segna in A da settembre (unica rete stagionale allo Spezia), Paulo l’anno scorso allo Stadium griffò il 2-0 col Napoli subentrando a Morata.