La Gazzetta dello Sport

La finale più bella Tra Conegliano e Novara in palio il poker di Coppa

Imoco e Igor a quota 3 trofei vinti Il Covid nega a Chieri la semifinale

- di Davide Romani ROMA

Sarà Conegliano-Novara la finale della Coppa Italia 2022. Oggi alle 17.30 su Rai 2 il PalaEur farà da cornice a questa grande classica degli ultimi anni della pallavolo femminile italiana. A fare gli onori di casa nella Capitale ci sarà il presidente della Repubblica Sergio Mattarella in uno dei suoi ultimi impegni istituzion­ali prima della scadenza del mandato settennale (è stato eletto il 3 febbraio 2015). La dodicesima finale che metterà di fronte i due club: l’undicesima in Italia (3 scudetto, 3 Supercoppe e con oggi 4 Coppe Italia) più una finale di Champions League con un bilancio di 7-4 per le venete. Il tutto in 1527 giorni dal 1° novembre 2017. Per le due società sarà l’assalto alla quarta Coppa Italia del proprio palmarès con l’Imoco capace di trionfare nel 2017, 2020 e 2021, mentre Novara nel 2015, 2018 e 2019. Le venete ci arrivano dopo il 3-1 su Busto Arsizio, le piemontesi dopo la rinuncia di Chieri per la positività di 4 atlete. «È la dimostrazi­one che Conegliano e Novara sono due club che stanno facendo molto bene in Italia, in Europa e nel mondo – riassume Daniele Santarelli, tecnico delle venete -. Arriviamo a questo appuntamen­to contro una grande squadra al termine di una semifinale che ci siamo solo in parte meritati di vincere. Dovremo essere bravi ad avere un atteggiame­nto un po’ più aggressivo perché in finale sarà una battaglia».

Passato e futuro Per Paola Egonu il match di oggi rappresent­erà una sorta di ponte tra il passato e il futuro. Sfiderà Novara, la prima squadra in cui ha giocato dopo l’avventura al Club Italia, in una delle ultime finali con la maglia di Conegliano perché già promessa per la prossima stagione al Vakifbank Istanbul. «Non ne parliamo, ci ridiamo sopra – sottolinea Santarelli -. Direi che in semifinale Paola ha risposto sul campo alle voci di mercato. Non ci pensa, è una profession­ista e queste cose non fanno parte del campo. Quando uno gioca vuole vincere e non si fa distrarre da altro. Soprattutt­o lei che è molto legata a Conegliano. Finché rimarrà con noi darà sempre il massimo».

Spettatric­e Se Conegliano ha dovuto sudare quasi 2 ore per piegare la resistenza di Busto Arsizio (per le lombarde il rammarico di non aver saputo sfruttare il vantaggio di 22-20 nel 4° set), Novara ha seguito dall’albergo le sorti della semifinale, “approfitta­ndo” del forfait di Chieri e oggi cercherann­o di detronizza­re Conegliano. L’Imoco non perde una finale in Italia dalla Coppa Italia del 2019, proprio con le piemontesi. Allora Paola Egonu – che chiuse la partita con 29 punti giocava con Novara e quelli erano i giorni dove si stava concretizz­ando il suo passaggio all’Imoco. Oggi come allora in campo per la Igor ci sarà Cristina Chirichell­a. «Siamo dispiaciut­e per quello che è successo a Chieri – sottolinea la capitana di Novara -. Il nostro avversario lo conosciamo benissimo e siamo consapevol­i che per superarlo servirà una partita senza sbavature, al limite della perfezione». È tutto pronto per il dodicesimo atto di Conegliano-Novara. Il sipario lo alzerà il presidente della Repubblica Mattarella. La miglior risposta alle difficoltà che lo sport sta vivendo a causa della pandemia.

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