Claudio Gentile «Lui dovrà venire incontro alle scelte dei dirigenti»
NATO A TRIPOLI (LIBIA) EX GIOCATORE E ALLENATORE, ALLA JUVENTUS DAL 1973 AL 1984
Claudio Gentile è passato alla storia come “neutralizzatore” di fuoriclasse, grazie alle marcature di Spagna ‘82. Conosce il talento e conosce bene la Juventus.
3La dirigenza sta rischiando portando così avanti il rinnovo di Paulo Dybala?
«E’ una scelta della società che va rispettata. Consideriamo sempre che non sono dei dilettanti, quelli che sono lì a Torino. Sicuramente avranno un progetto, un programma, per risolvere questa questione. Secondo me alla fine Paulo rimarrà alla Juve. Io dò un parere da tifoso juventino e capisco come ragionano in società: ritengo che il discorso rinnovo lo risolveranno». 3 Dal punto di vista del giocatore, ha ragione a ritenersi indispettito? Può scegliere di andare altrove? «Lui sa benissimo che se cambia piazza perde quella stima, quell’affetto che gli danno i tifosi juventini, quindi moralmente anche
lui deve fare un passo indietro e trovare un punto d’incontro».
3In campo ha fatto vedere anche in Coppa Italia di saper fare la differenza...
«Stiamo parlando di Dybala, mica di un giocatore qualsiasi. Ha dimostrato di essere un attaccante di qualità, che ha grandi doti tecniche e che secondo me sa anche fare il leader. E questa è un’altra cosa importante. Non può mancare un elemento come lui alla Juventus, sarebbe davvero una perdita gravissima».
3C’è però il problema infortuni. Giusto preoccuparsene?
«Penso che anche la questione Covid abbia un po’ condizionato gli allenamenti e la preparazione e che alcuni degli infortuni si possano spiegare così, con un periodo di paure e di tensioni. Ma prima dell’ultimo anno e mezzo ha dimostrato di poter avere continuità e credo che sia pronto per tornare ai suoi livelli. Gli infortuni possono accadere, senza che questo implichi che un giocatore debba essere etichettato come “fragile”. L’importante è sapersi mettere tutto alle spalle per iniziare una nuova vita» 3La Juve è sulla strada per farlo?
«Ancora qualcosa gli manca: sta migliorando, ma non posso dire che sia ancora al top».