Toro d’attacco, il colpo è vicino Può ritrovare il maestro Juric
Accordo Milan-Monaco in arrivo: poi sarà prestito di 18 mesi con riscatto
Quella sera di ormai sei anni fa la carezza di papà Marco e il fischio di Ivan Juric lo lanciarono nelle statistiche della storia del calcio italiano. Quella sera, era il 22 dicembre 2016, Pietro Pellegri eguagliò il primato di precocità in Serie A di Amedeo Amadei (record poi battuto nel maggio 2021 da Wisdom Amey del Bologna): aveva 15 anni e 280 giorni, e quella manciata di minuti in campo durante un Torino-Genoa (finito uno a zero, con gol di Andrea Belotti) fu anche un’indimenticabile scossa di adrenalina. Quella sera Ivan Juric sedeva sulla panchina del Genoa, il padre Marco era il team manager del Grifone. Sei anni dopo la storia potrebbe ripetersi: perché oggi Juric è alla guida del nuovo e interessante progetto granata, Marco Pellegri è il team manager del Toro (il cui lavoro fuori e dentro lo spogliatoio è uno dei segreti del successo del nuovo ciclo firmato Juric) e Pietro Pellegri è davvero vicinissimo a coronare il sogno di poter riabbracciare il maestro Juric. Manca ormai solo un’ultima curva.
Occhi sul Principato
Le buone notizie sono adesso attese dal Principato di Monaco. E qui serve un rapido riepilogo delle puntate precedenti: Pietro Pellegri è un centravanti di proprietà del Monaco, ma dall’inizio di questa stagione è al Milan con la formula del prestito con diritto di riscatto, fissato dall’estate intorno ai sei milioni. Da qualche settimana i due club stanno dialogando affinché il club rossonero possa acquistare la proprietà di Pellegri con un leggero sconto rispetto alla cifra pattuita. Negli ultimi giorni le relazioni tra i due club si sono intensificate al punto che tra le parti si è molto vicini al raggiungimento di un’intesa di massima. Nei prossimi giorni - si conta che ciò possa accadere anche prima della conclusione di questa settimana - dal Principato di Monaco dovrebbe arrivare il definitivo via libera alla proposta di acquisto formulata dal Milan. È questo l’ultimo passaggio, necessario, affinché dopo possa verificarsi l’effetto a catena per il quale Milan e Torino hanno già costruito le basi.
Toro in scena Già, perché una volta che il Milan ne avrà anche formalizzato l’acquisto a titolo definitivo, allora potrà realizzarsi l’incastro con il Toro. In questi giorni la dirigenza rossonera e quella granata si sono strette la mano per il successivo trasferimento di Pellegri al Torino con la formula di un prestito della durata di diciotto mesi con un diritto di riscatto finale a favore dei granata. Ora il Toro aspetta il Monaco. Si respira un clima di generale fiducia tra tutte le parte coinvolte in questa operazione, affinché l’affare possa andare presto in porto. Per il Toro rappresenterebbe un innesto di gioventù e freschezza con una prospettiva di grande interesse; per Pellegri junior sarebbe invece come coronare un altro sogno nella sua luminosa, seppur ancora giovane carriera: riabbracciare Ivan Juric, il tecnico che in lui ha creduto a occhi chiusi quando era quindicenne. Un centravanti bambino.
Nasce il futuro L’innesto di Pietro Pellegri sarà un ulteriore tassello per la costruzione di quel Toro del futuro a cui ha già accennato Ivan Juric nella conferenza stampa di Marassi, dopo la vittoria in casa della Sampdoria. Il direttore dell’area tecnica granata, Davide Vagnati, sta setacciando il mercato da alcune settimane alla ricerca dei migliori talenti in circolazione per affidarli alle cure del tecnico croato. In rosa il Toro ha già una base di talenti dal futuro assicurato: dal difensore Zima all’esterno Singo (entrambi 2000), dal difensore Buongiorno (1999) all’attaccante Warming (altro 2000), passando per Kone e Gemello (altri 2000). Pellegri è l’attaccante classe 2001 più talentuoso del calcio italiano, non a caso Roberto Mancini gli ha già fatto assaggiare la Nazionale bypassando l’Under 21. Si prepara un bellissimo viaggio nel futuro.