Dal centro a ovunque Tameze, l’uomo in più per l’Hellas di Tudor
Corre per esserci dal via domani, per la partita del Verona col Bologna. Adrien Tameze è stato uno dei trascinatori dell’Hellas nella sfida vinta per 4-2 a Reggio Emilia col Sassuolo, domenica. Gli è toccato, però, uscire nella fase finale della gara: un affaticamento muscolare, il problema che l’ha bloccato, costringendolo ad uscire e a frenare nei primi allenamenti settimanali. In queste ore si capirà a che punto è il suo pieno recupero.
Fondamentale Dovunque lo mettano, Tameze riesce a convincere. Se nello scorso campionato giocò persino di punta, da “falso nove”, con Ivan Juric che lo schierò a sorpresa in quel ruolo all’Olimpico con la Lazio. in questo è stato impiegato, in emergenza, come terzo della difesa da Igor Tudor nell’incontro con la Fiorentina. Risultati? Fu di Tameze il gol che decise la partita con la Lazio, in un 2-1 storico per l’Hellas, che non vinceva in trasferta con i biancocelesti dal 1984. E con i viola, invece, Tameze è stato tra i migliori in campo, impeccabile nelle chiusure e in anticipo, bravo anche a impostare l’azione. Che sia fondamentale per il Verona è un dato di fatto, tanto più che si parla di un centrocampista, un mediano di qualità, che macina chilometri e che ha “imparato” pure a segnare più spesso, tentando con maggior frequenza il tiro. L’ha fatto con l’Empoli, siglando la rete della vittoria gialloblù allo scadere, e pure – con l’aiuto di una deviazione di Yoshida – a Genova con la Sampdoria (in questo caso per l’Hellas è arrivata, poi, la sconfitta).
Doppia regia In mezzo, Tudor ha utilizzato spesso l’assetto con il “doppio regista”, abbinando Miguel Veloso e Ivan Ilic. Allo stesso modo è difficilissimo non impiegare Tameze. L’intuizione di portarlo a Verona l’ha avuta, nell’estate del 2020, Tony D’Amico. Il d.s. dell’Hellas attraversò l’Italia nella calura di agosto per andare a Montecarlo e trattare l’ingaggio di Tameze, appena rientrato al Nizza dal prestito all’Atalanta. Lui, ragazzo sempre con il sorriso, il numero 61 sulla maglia per richiamare l’anno di nascita della mamma, è diventato un beniamino dei tifosi del Verona.