Tirreno-Adriatico Lo show sulla salita di Merckx e Pantani
Tappa chiave sul Carpegna da fare 2 volte Finale inedito di domenica con una volata
Per qualità dei partenti è stata la miglior corsa del 2021. Tutti insieme non si sono più incontrati in un solo appuntamento, nemmeno al Tour: i vincitori delle tappe sono stati Van Aert, Alaphilippe, Van der Poel, Pogacar, Van der Poel, Van Aert, e la classifica a Pogacar su Van Aert, E c’erano Bernal e Ganna... Non è una novità per la Tirreno-Adriatico, la Corsa dei Due Mari che si è ritagliato un piccolo regno in primavera. Una volta era “solo” la preparazione per la Sanremo, adesso basta vedere l’albo d’oro per capire come impossessarsi del Tritone (il trofeo del vincitore) sia ambizione vera. Dal 2009: Scarponi, Garzelli, Evans, Nibali (2), Contador, Quintana, l’olimpionico Van Avermaet, Quintana, Kwiatkowski, Roglic, Simon Yates e Pogacar. Vi basta?
Dettagli La corsa WorldTour organizzata da Rcs Sport/Gazzetta ritornerà da lunedì 7 a domenica 13 marzo: sette tappe, 1131 chilometri e 14mila metri di dislivello, record. Le novità sono state svelate da Mauro Vegni, direttore ciclismo di Rcs Sport, nella sede della Regione Marche ad Ancona: «Dopo 56 edizioni, per la prima volta la Tirreno finirà di domenica, come è giusto che sia per questa grande corsa. Nelle Marche ci sarà un weekend lungo che inizierà venerdì. E poi riscopriremo i borghi e i luoghi legati alla tradizione della corsa, percorsi
agili e impegnativi con pendenze ripetute dell’11-12% senza toccare quelle estreme degli ultimi anni (anche 26%, ndr). Non ci sarà la tappa con arrivo in salita, ma la doppia scalata del monte Carpegna è di difficoltà elevata. Alla fine il dislivello è di 14mila metri, mai toccato prima: anche le tappe di volata devono essere conquistate. Cambia la conclusione a San Benedetto del Tronto, non più a cronometro ma con una volata». Ultimo sprint il 16 marzo 2010, Civitanova Marche-San Benedetto, 164 km: primo Boasson Hagen su Petacchi e Modolo. Sono intervenuti anche il presidente federale Dagnoni («Nel 2021 ero sul traguardo della crono finale e ho visto gareggiare gli junior sullo stesso percorso dei pro’: un bellissimo evento») e il c.t.
Daniele Bennati: «Mi sembra di rivedere le Tirreno che correvo io, con la volata finale a San Benedetto». In attesa della comunicazione ufficiale delle squadre al via, sono già annunciati l’ultimo vincitore Pogacar (due volte re del Tour), il campione del mondo Alaphilippe, Evenepoel (che per la prima volta sfiderà Pogacar in una corsa a tappe), Sagan, Nibali e Colbrelli.
La crono è il primo giorno a Lido di Camaiore: poi due tappe di volata, più difficile Sovicille alle porte di Siena. La giornata di Bellante è la seconda più dura di questa edizione: 3100 metri di dislivello, il finale è di 3,8 km al 6,8% La tre giorni conclusiva nelle Marche si apre con i Muri di Fermo, identico finale del successo di Sagan nel 2017 su Pinot e Roglic. Poi il giorno del giudizio: Monte Carpegna, tra Marche e Romagna, 3800 metri di dislivello, 6 km al 10% e punte del 15% nei primi 2 km. Qui c’è stato il volo del Merckx più grande, quello in maglia rosa al Giro 1973, leader dalla prima all’ultima tappa. Gli resiste soltanto un giovane neopro’, Giovanni Battaglin. Bruno Raschi scrive sulla Gazzetta: «Il Carpegna è un’unica grande muraglia di gente».