Riecco Lobotka Col suo flipper ci si diverte
Nella scorsa settimana il Napoli ha sofferto parecchio in mediana perché aveva gli uomini contati e qualcuno acciaccato come Fabian Ruiz (anche ieri lo spagnolo ha fatto un lavoro differenziato), ma la svolta data proprio dall’andaluso nel finale con la Lazio oltre ad aver portato tre punti pesantissimi è come se di colpo avesse sistemato tutto. Sembra che la squadra abbia ritrovato i propri meccanismi. Quelli smarriti tre giorni prima, perché il tiqui-taka del Barça aveva mandato in tilt distanze e tempi di gioco degli azzurri. Ritrovati con fatica all’Olimpico e forse non è un caso che Fabian - seppur con qualche dolore muscolare - nel finale si sia spinto con più convinzione in avanti, sentendosi le spalle coperte con l’ingresso di Stanley Lobotka, recuperato alla causa. Senza nulla togliere a Diego Demme in netta ripresa e ottima alternativa - con lo slovacco in campo la circolazione della palla è diversa e in più il piccolo mediano sa anche “leggere” bene i movimenti avversari risultando molto efficace anche nella fase difensiva. Spalletti inoltre sta recuperando in questi giorni anche Anguissa (infortunatosi a Barcellona), questo significa che con tutti i mediani disponibili il tecnico può variare le rotazioni e cambiare atteggiamento in corsa.
La fame del Lobo Ma soprattutto sembra Lobotka l’uomo in più in chiave tattica. Perché quando sta bene lo slovacco ha dimostrato di saper far girare palla molto rapidamente spostando in velocità l’azione del Napoli. Difficile da arginare per chiunque. Un flipper godibile e spettacolare che se trova i meccanismi giusti difficilmente andrà in tilt.