Lazio incompiuta in difesa E il progetto Sarri frena
Troppi i 42 gol subiti per le aspettative di classifica Pesano i mancati rinforzi. A Cagliari torna Acerbi
Èil grande cruccio di Maurizio Sarri. La Lazio non riesce proprio ad acquisire quella solidità difensiva auspicata dal tecnico nel processo di crescita della squadra. I due gol incassati domenica sera nel k.o. dell’Olimpico contro il Napoli hanno portato a quota 42 il numero delle reti incassate: solo otto squadre hanno fatto peggio in questa stagione di A. Un bilancio che mal si concilia con le aspettative di una formazione che punta a un posto in Europa per la prossima stagione. Ma soprattutto si scontra con le potenzialità che i biancocelesti stanno esprimendo in altri settori. I 54 gol realizzati potrebbero aprire ben diversi orizzonti: soltanto l’Inter (55 e una gara in meno ) ha fatto meglio. Tuttavia , le difficoltà in fase difensiva vanno anche a simboleggiare gli affanni che stanno frenando la prima stagione di Sarri alla guida della Lazio.
Confronti
Tradizionalmente le squadre del Comandante si sono segnalate proprio per la solidità del reparto arretrato. E in un raffronto sul piano dei gol subiti dalle formazioni di Sarri dopo 27 giornate, tra le stagioni di A e quella di Premier col Chelsea, mai era stato registrato un passivo cosi pesante. Il precedente peggiore risaliva al 2016-17: 30 gol presi col Napoli. Anche con l’Empoli neopromosso in A i conti non erano in rosso: 29 reti subite nelle prime 27 giornate.
Parentesi con un altra comparazione: la Juventus del Comandante, che nel 2020 vinse lo scudetto, aveva segnato 52 gol dopo 27 giornate. Due in meno della Lazio attuale. Così la difesa biancoceleste sul piano dei numeri appare la grande incompiuta nell’avvio del ciclo di Sarri.
Problemi Ci sono però delle ragioni di fondo. All’inizio il passaggio nella linea difensiva dall’assetto a tre standardizzato negli anni di Inzaghi a quello a quattro si è rivelato più problematico del previsto. Ma è anche vero che strada facendo Sarri si è accorto di avere precise esigenze
per ricomporre la sua retroguardia. Al mercato di gennaio aveva richiesto un centrale e un esterno per la corsia sinistra, però le difficoltà del club, bloccato dall’indice di liquidità, hanno permesso per la difesa solo il tesseramento di Kamenovic, che non aveva convinto il tecnico già in ritiro. Sarri ha provato a riadattare, pure con buoni risultati, Patric da centrale, come Lazzari e Marusic da esterni. Ha fatto anche ruotare i vari difensori. Sono tornati da titolari Strakosha e Radu, a lungo panchinari. E non si può escludere che abbia avuto una certa influenza sulle vicende del reparto la coincidenza di avere cinque giocatori in scadenza: Patric, Marusic, Radu, Luiz Felipe e il portiere Strakosha. Solo per Marusic ci sarebbe l’accordo per il rinnovo. Hanno pesato le assenze in un organico non ampio. Così il recupero di Francesco Acerbi aiuta moltissimo. Dopo lo stop del 6 gennaio e il rientro nei finale con il Napoli, il centrale riprenderà il suo posto da titolare sabato a Cagliari. E contro la squadra di Mazzarri sarà un nuovo esame per la difesa di Sarri.