La Gazzetta dello Sport

«MARQUEZ SUPERIORE MA AMO I PILOTI STRANI GENTE COME MILLER» Lucky punta su

L’ex iridato Lucchinell­i dà i voti al Mondiale: «Cosa accadrà senza Vale? I tifosi hanno continuato ad andare allo stadio quando Maradona ha smesso»

- di Mario Salvini

Se corressi adesso vorrei la Yamaha: ci sono andati tutti forte

Invidio ai piloti di oggi la sicurezza: erano dure pure le balle di paglia Marco Lucchinell­i campione del mondo 500 nel 1981

Marco Lucchinell­i ha una sola certezza: chi non vincerà il campionato. Il resto, come sempre, sono punti di vista interessan­ti: «Sarà un campionato strano - dice - già solo il fatto che non ci sarà Valentino è una gran novità. Era dal secolo scorso che c’era sempre...Si sentirà la sua mancanza, non c’è dubbio. Ma chi ama le moto continuerà a guardarle. Maradona ha smesso di giocare e la gente ha continuato a guardare il calcio. Il mondo va avanti, ci sono tanti giovani che vanno forte. Persino troppi...».

3Troppi italiani?

«Sì, il problema è che vince uno solo. Non vorrei che il nazionalis­mo del tifo portasse danni».

3In

passato ha detto che Marc Marquez è l’ultimo dei grandi...

«È l’ultimo della sua generazion­e. Ed è il termine di paragone, l’uomo da battere. Se pensiamo agli ultimi anni dobbiamo dire che vincere con lui ha un valore, senza di lui molto meno...».

3Il riferiment­o è soprattutt­o al titolo di Mir nel 2020.

«Esatto. Ha conquistat­o il Mondiale vincendo una gara sola. Poi va bene anche così, eh: vorrei averne vinti di più anch’io magari con una gara sola. Però non è stato come gli altri».

3Quello di Quartararo vale? «Lui è andato forte già dall’esordio. Mi piace come guida. Però Valentino e Marquez alla sua età avevano già più di un Mondiale. Aspetterei a dare giudizi. Anche perché in passato non si era mai lamentato. Gli era sempre andato tutto bene. Adesso anche lui dice che la moto è lenta. Bisogna vedere come si cambia dopo aver vinto. Perché è uno strano effetto. Parlo per esperienza».

3 Per molti i favoriti sono la Ducati e Pecco Bagnaia.

«È da tanto che ne parliamo della Ducati. Da anni tutti i suoi vanno forte. E’ sempre lì, però poi il Mondiale non lo vince. Riescono sempre a darsi noia l’uno con l’altro. E mi dispiace».

3E Bagnaia?

«Guida bene. Ma ce n’è più di uno. C’è lui, c’è Bastianini. Anche Marini va forte, tutti vanno forte. L’unico che ci darà la misura di quanto saranno veloci sarà Marquez: se è a posto e va come dovrebbe, è lui il riferiment­o».

3L’italiano preferito è...

«Mi piace Bastianini, anche se ne parlano tutti poco. Ma sono tutti bravi e belli, tanto non devo mica sposarli. Tra i giovani credo che ci faranno vedere qualcosa anche Fernandez e Gardner. E poi c’è Viñales, che cammina, ma di lui non mi fido più: è arrivato in Suzuki quando la moto cominciava a filare ed è andato via, era alla Yamaha quando vinceva ed è andato via. Adesso è in Aprilia e voglio vedere i risultati, ma si deve svegliare».

3Insomma, per chi tifa?

«Per quelli che mi fanno godere. Sono sempre stato per piloti strani, magari non vincenti. Come Miller. Ho tifato per Senna e per Villeneuve che mi arrapava. Stessa cosa per Pantani. Mi piacciono gli outsider. Mi piaceva Hailwood, Agostini no: solo invecchian­do ho capito che era un gran manico e molto intelligen­te. C’era quando c’erano i Beatles ed è ancora qua, nelle corse. Son persino stufo di vederlo».

ha sempre detto di essersi divertito molto, i piloti di oggi si divertono?

«Alla loro maniera si divertiran­no. Io di sicuro in moto mi diverto ancora. Ogni tanto torno in pista, ma senza esagerare. Senza le moto non so sarei arrivato a questa età vivo».

3Se le dicessero che può fare il Mondiale 2022 scegliendo­si la moto, quale scegliereb­be?

«Mah, sarà perché mi è mancata: la Yamaha. È da un po’ che lo dico, perché non avrà quel gran motore, ma è sempre stato così. Era una sua caratteris­tica anche col due tempi, meno velocità, ma gran telaio e gran guidabilit­à. Chiunque c’è salito ci ha camminato forte. E poi i cavalli ce li hanno tutti: quel che conta sono il team, come si lavora sulla moto, come la si mette a punto, e poi quanta voglia ha il pilota di guidare sopra i problemi».

3Invidia qualcosa a questa generazion­e?

«Che hanno tre tute obbligator­ie, tre caschi, stivali, guanti, protezioni. Che non ci sono più le balle di paglia, che sembravano morbide e invece quando ci arrivavi forte eran dure. Avrei molti dolori in meno se avessi corso con le moto di oggi».

3Allora chi vince il Mondiale?

«Beh, quasi certamente non lo vince Valentino. Tutti aspettano al varco Marquez, per un motivo o per l’altro. Io non lo so, ed è proprio questo il bello».

 ?? ?? Due anni di calvario Marc Marquez, 29 anni, nelle ultime due stagioni ha lottato con gli infortuni, a inizio 2020 la frattura al braccio destro, poi la diplopia all’occhio destro GETTY
Due anni di calvario Marc Marquez, 29 anni, nelle ultime due stagioni ha lottato con gli infortuni, a inizio 2020 la frattura al braccio destro, poi la diplopia all’occhio destro GETTY
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