Verstappen rinnova e si prende il titolo di pilota più pagato
In Red Bull sino al 2027: guadagnerà oltre 40 milioni. Hamilton superato
Luigi Perna
Le indiscrezioni circolavano già da giorni, complici alcuni spostamenti sospetti dall’Olanda all’Austria, dove il manager di Max Verstappen aveva incontrato Helmut Marko, grande capo del motorsport Red Bull. Adesso c’è la conferma: la trattativa per il rinnovo del contratto che lega il campione del mondo al team di Milton Keynes si sarebbe conclusa (oggi probabile annuncio) con un prolungamento a lungo termine e un ovvio ritocco economico verso l’alto. Si parla di altri 4 anni da aggiungere all’attuale accordo, in scadenza alla fine del 2023, e di un ingaggio salito a oltre 40 milioni di euro a stagione (i media olandesi sostengono addirittura 50). In pratica Verstappen diventerebbe il pilota più pagato in F.1, superando Lewis Hamilton, che aveva firmato l’ultimo contratto biennale con la Mercedes a luglio 2021, in piena recessione dovuta al Covid, accettando un notevole taglio dei compensi (da 50 a 30 milioni di dollari). Il sette volte iridato, con i bonus per i risultati e quelli derivanti dagli accordi commerciali con Stoccarda, arriverebbe a circa 40 milioni di dollari, ossia 36 milioni di euro. Mentre il contesto attuale, certamente migliore per i conti delle squadre, avrebbe propiziato il “mega” affare Verstappen.
Altra fedeltà La scelta di Max ha anche un significato simbolico. Il figlio d’arte deve tutto alla Red Bull, che ha creduto in lui quando era ancora un ragazzino appena passato dai kart alla F.3, facendogli provare una Toro Rosso sul circuito di Zeltweg nell’estate 2014 con la promessa di metterlo in prima squadra già dalla stagione successiva, come poi è avvenuto. Fu sempre Marko, incurante dello scetticismo, a volere che Verstappen nel 2016 sostituisse di colpo il russo Daniil Kvyat sulla Red Bull al GP di Spagna. E super Max rispose vincendo quella gara d’esordio con il team, fra lo stupore generale, e diventando il più giovane di sempre a conquistare un GP (18 anni, 7 mesi e 15 giorni). Da allora, il talento olandese si è trasformato nella bandiera della Red Bull, rinnovando il contratto nel 2017 e nel 2020. Il 2022 sarà la sua settima stagione con la stessa divisa. E se davvero resterà fino al 2027, come trapela da questo nuovo accordo, arriverà a 12. Un primato di fedeltà senza precedenti: Michael Schumacher si è fermato a 11 stagioni con la Ferrari (1996-2006) e Hamilton raggiungerà la stessa cifra nel 2023 con la Mercedes (arrivò nel 2013 dalla McLaren-Mercedes). In realtà non è detto che Verstappen diventi il Totti della Red Bull, perché
tutti i contratti in F.1 prevedono clausole di rescissione bilaterali, dopo alcune stagioni, e nel frattempo potrebbero cambiare molte situazioni nel paddock. Tanto più che Max nel 2027 avrà meno di trent’anni e ancora una bella fetta di carriera davanti.
Mercedes nemica Ci sono poi altre ragioni, oltre ai soldi e al cuore, per cui Verstappen e il suo entourage (in primis il papà ex pilota Jos) hanno deciso di restare alla corte del magnate delle bibite energetiche Dietrich Mateschitz, che ha finanziato l’operazione senza l’aiuto della Honda. L’alternativa non mancava: a fine 2023 scadrà il contratto di Hamilton con la Mercedes e il fuoriclasse inglese potrebbe ritirarsi. Non è un mistero che Toto Wolff abbia pensato più volte a Verstappen come sostituto: i contatti ci sono stati finanche all’inizio del 2021, quando Lewis ha tenuto sulle spine la Mercedes firmando solo alla vigilia del campionato. Evidentemente Verstappen scommette che la Red Bull sarà il team da battere in futuro, con il genio Adrian Newey che ha appena progettato una rivoluzionaria monoposto di nuova generazione e la Porsche in arrivo come fornitrice dei motori dal 2026, quando si passerà a power unit ibride a bioetanolo. Senza contare che Wolff intanto ha promosso titolare George Russell, stella del vivaio, e che l’epilogo polemico dello scorso Mondiale ha creato una frattura insanabile, con il ricorso minacciato dalla Mercedes per far togliere il titolo a Max dopo Abu Dhabi. «Meglio essere circondati da persone che ti piacciono», ha pensato Verstappen. E stare alla larga dai nemici...