La Gazzetta dello Sport

PIOLI PUNGE L’INTER

«Non abbiamo le stesse gare Sarebbe più corretto...»

- di Alessandra Bocci INVIATA A NAPOLI

Il tecnico rossonero accende il derby scudetto: «Devono fissare il recupero, tra un po’ capiremo meglio la classifica»

Ealla fine cade anche un altro tabù: Stefano Pioli batte pure Luciano Spalletti, e non ci era mai riuscito nelle precedenti 11 gare. Tre punti in tutto con tre pareggi, questa volta in un colpo solo tre punti pesanti sul campo del Napoli che resta incollato alle milanesi. «Non avremo vinto lo scudetto battendo il Napoli, e non lo avremo perso se non succederà», aveva detto il tecnico del Milan, restando fedele alla sua indole e ai suoi propositi: cavalcare l’entusiasmo, ma smorzare le tensioni. Intanto però la sua squadra si riprende la testa della classifica con il controsorp­asso all’Inter, che però ha una partita da recuperare. «Vittoria importante ma c’è ancora tanto da fare. E sarebbe più corretto se tutti avessero le stesse partite giocate». Il riferiment­o al recupero di Bologna-Inter (e di altre gare) non è puramente casuale.

Top ten

La corsa è lunga, questo campionato ha e avrà un andamento altalenant­e eccetera. Tutti concetti ampiamente ripetuti dal tecnico che con la gara al Maradona è entrato nella top ten dei rossoneri longevi, raggiugnen­do Alberto Zaccheroni a quota 125 partite. La vetta, cioè Nereo Rocco, è enormement­e lontana, ma Pioli è arrivato dopo un periodo di grandi turbolenze e il suo periodo alla guida del Milan, neppure due anni e mezzo, sembra già molto più lungo. Il progetto avviato nel 2019 aveva tappe che non sono mai state nascoste: il rientro in Champions League per garantire una certa stabilità agli investimen­ti, la risalita in campionato, ma per gradi. Sognare però non costa niente e il Milan, come dice Pioli, vuole restare sull’altalena del campionato il più a lungo possibile. Rimanendo magari in equilibrio fra sogno e realtà. «Abbiamo battuto una squadra molto forte, vinto uno scontro diretto, i ragazzi hanno lavorato tanto anche senza palla e sono stati premiati da un risultato positivo. Comunque abbiamo soltanto un punto in più rispetto allo scorso anno, c’è ancora tanto da fare».

Lavoro e riposo

«Ora ci aspettano due partite delicate e importanti e poi speriamo di recuperare energie con la sosta. L’andamento del nostro campionato passerà da avversarie che sono sotto di noi in classifica e dobbiamo fare di più per dominare le partite. Non siamo una squadra perfetta e dobbiamo dimostrare di avere imparato la lezione». Dal basso all’alto, all’Inter, e il duello continua. «L’Inter è molto forte, virtualmen­te è prima ed è la favorita per lo scudetto. Ma la classifica è virtuale. Sarebbe più corretto che tutte avessero giocato lo stesso numero di gare. Quando sarà così capiremo meglio». Intanto il tecnico ha ritrovato il totem Ibrahimovi­c, che al Maradona in pochissimi minuti ha creato una palla gol nitida sprecata inopportun­amente da Saelemaeke­rs, ha perso Bakayoko per infortunio, dovrà valutare le condizioni di Giroud (caviglie malconce) e in più pensare a sostituire Theo Hernandez squalifica­to contro l’Empoli. Sì, c’è ancora tanto da fare, ma qualche certezza dopo la mini serie di pareggi è stata recuperata. Inutile tenere la testa fra le stelle in un campionato così serrato, ma neppure Pioli può negare che aver rimesso in parità lo scontro diretto con il Napoli non è cosa da poco.

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Stefano Pioli, 56 anni, con l’arbitro Daniele Orsato, 46
GETTY Confronto schietto Stefano Pioli, 56 anni, con l’arbitro Daniele Orsato, 46

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