La Gazzetta dello Sport

Zanetti: «Io a rischio? Decide solo il presidente»

Il tecnico : «Con Niederauer ho un ottimo rapporto, ma se ritiene che non sia l’uomo giusto mi faccio da parte»

- Di Michele Contessa VENEZIA

Dionisi, nessuna pietà per le ex squadre: cinque reti a Empoli, quattro gol a Venezia. Il Sassuolo incassa la terza vittoria consecutiv­a e inizia a sognare, il Venezia sprofonda inesorabil­mente, quattro mesi senza vittorie al Penzo e l’incapacità di sfruttare i passi falsi delle altre pretendent­i alla salvezza. Un’altra partita in salita per gli arancioner­overdi. «Possiamo preparare una partita per una settimana intera - ha osservato Paolo Zanetti -, se poi vai sotto dopo un solo minuto e mezzo, diventa tutto più complicato. E’ stata una partita strana, non è che la mia squadra non abbia avuto occasioni». Venezia che sprofonda, ma la panchina di Zanetti per adesso non sembra in discussion­e. «Conosciamo tutti il calcio: quando non arrivano i risultati, è l’allenatore a terminare per primo nel mirino. Io ci sto, non è un problema. Ho già dimostrato il mio attaccamen­to a questa società e sono stato uno dei pochi a farlo con i fatti. Il mio unico desiderio è che il Venezia faccia la Serie A: se io sono in grado di farlo, bene, se non lo sono, l’unico che può decidere su questo è il presidente Niederauer. L’unico giudizio che conta è il suo, ho un rapporto ottimo e ci sentiamo tutti i giorni, è un confronto continuo sulle difficoltà e sul tipo di squadra che è stata costruita quest’anno. Io sono disposto ad ammalarmi per questa maglia. Se la società ritiene che la colpa di questa situazione sia mia, io mi faccio da parte. L’unica cosa che conta è il Venezia, ma devono capirlo anche i giocatori».

Poker nel mirino

Sorride invece Alessio Dionisi che vede volare la sua squadra. «Vittoria meritata, stiamo crescendo. Se uno non è stupido, fa tesoro degli errori e cerca di non commetterl­i più. Vincere tre gare di fila non è mai facile. Il prossimo obiettivo? Cercare la quarta vittoria e migliorare quando la palla è tra i piedi degli avversari. Con un pizzico di attenzione in più, potevamo chiudere tre a zero il primo tempo. Siamo stati bravi perché il Venezia ha messo intensità, corsa, forza, sospinto dal suo pubblico».

 ?? LAPRESSE ?? Tecnico Paolo Zanetti, 39 anni, seconda stagione a Venezia
LAPRESSE Tecnico Paolo Zanetti, 39 anni, seconda stagione a Venezia

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy