La Gazzetta dello Sport

Hackett porta alla Virtus personalit­à e tanta difesa

- CONTROPIED­E di Dan Peterson

Ovvio, la Virtus Bologna ha fatto un grande colpo a prendere Daniel Hackett. È anche logico porsi alcune domande:

1. In che ruolo giocherà? 2. Come andrà l’inseriment­o, visto che arriva a marzo? 3. Che effetto avrà il suo arrivo sugli equilibri tecnici e morali della squadra?

Tanto per cominciare, seguiamo una regola della psicologia: «Il migliore indicatore del comportame­nto futuro è... il comportame­nto passato». Detto ciò, possiamo dire che Daniel Hackett ha avuto un impatto positivo ovunque sia andato. Mai un problema. Mai uno scompenso. Si è inserito nel

contesto della squadra subito, anche negli Usa, all’Università di Southern California. Non facile!

Mi ricordo quando è arrivato all’Olimpia Milano, anche in quel caso a stagione in corso, nel 2013-14. Oddio! La domanda prevalente: «Come giocherà insieme con Alessandro Gentile?» Non perché Gentile fosse un problema, ma perché era il giocatore-perno della squadra.

Una parentesi. Quando un giocatore, specie quotato, arriva in una nuova squadra, spesso (anzi, quasi sempre) sente il “dovere” di far vedere a tutti (pubblico, media, club, compagni, tifosi) quanto vale. Quindi cerca spesso di imporre il SUO gioco, di far vedere chi è LUI. Bene, quando Daniel è entrato in campo quell’anno, dalla panchina, cosa ha fatto con la prima palla che ha toccato? Un assist fantastico ad Alessandro Gentile! Discorso chiuso. Quindi non avrà nessun problema con nessun compagno. Anzi, dopo 2-3 partite, loro diranno che piacere è giocare con Daniel e quanto è facile. Poi parliamo dell’impatto che avrà. Non voglio caricarlo con troppi elogi e troppe aspettativ­e. È sempre la squadra che vince. Ma lui darà prezioso riposo a Marco Belinelli e Milos Teodosic. Darà esperienza alle due giovani guardie, Alessandro Pajola e Nico Mannion. Poi è un giocatore incredibil­mente versatile. È un jolly. Gioca playmaker, gioca guardia, gioca ala piccola. Poi avendo grandi mezzi fisici-atletici, potrebbe marcare un’ala forte per 2-3 azioni. Sì, difesa. È un difensore da Eurolega. Chiedete a quelli che l’hanno avuto addosso. Ma la cosa importante che porta alla Virtus è la sua personalit­à. Trasmette fiducia ai compagni. Non ha paura degli avversari. Gioca con una grande mentalità in difesa. Fa scelte logiche. Se deve tirare, tira. Se deve entrare, entra (ed è ambidestro, un guaio per

suo difensore). Poi ha vinto grandi trofei. Quindi non scende in campo per fare bella figura. Scende in campo per vincere. Consiglio per i lunghi della Virtus già abituati alle magie di Teodosic: state attenti anche ai suoi passaggi! Lui penetra e trova il compagno libero spesso. Infine penso che super campioni come Teodosic e Belinelli si esalterann­o a giocare con lui. No, non sarà tutto facile. Lui avrà il “bersaglio sulla schiena”. Ma le battaglie non sono nuove per Daniel, un guerriero.

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 ?? ?? Carattere Daniel Hackett, 34 anni, play-guardia, con la maglia del Cska Mosca con cui ha disputato in questa stagione l’Eurolega
Carattere Daniel Hackett, 34 anni, play-guardia, con la maglia del Cska Mosca con cui ha disputato in questa stagione l’Eurolega

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