Hackett scalpita «Esaltante giocare con Beli e Teodosic»
La Virtus presenta Daniel prima della vittoria con Napoli. L’esordio mercoledì in Eurocup
In ritardo per una coda in autostrada, Massimo Zanetti, il proprietario e presidente che ha rilanciato la Virtus decaduta come fece l’avvocato Porelli 50 anni fa, si fa perdonare presentando nell’Arena fieristica Daniel Hackett, l’ultimo colpo della sua cinquina di assi. In attesa di fare tombola con l’arrivo di Toko Shengelia, adesso i riflettori sono tutti su Dani Boy, il play venuto da Mosca per portare carisma e difesa come polizza per scalare Eurolega, l’obiettivo primario stagionale della V nera campione d’Italia. «Non sono diventato matto prendendo Hackett e puntando altri giocatori anche se Scariolo ne vorrebbe ancora di più perché sostiene che siamo corti - dice Zanetti -. Daniel mi è sempre piaciuto, lo seguivo in tv da tempo. Così ho chiesto al nostro Ceo Baraldi di prenderlo. Lui ci aveva già pensato per la prossima estate, invece questa situazione internazionale ci ha offerto l’opportunità di concludere questa operazione molto importante per il nostro progetto. Con Daniel puntiamo a diventare più forti e competitivi per continuare il nostro percorso di vittorie».
Le parole Dopo le foto di rito, con la maglia numero 23 che indosserà già mercoledì nel suo esordio in Eurocup a Venezia, l’ex azzurro fa subito professione di virtussinità: «Con orgoglio e onore entro in un club che ha fatto la storia del basket italiano ed europeo - dice Hackett accompagnato da moglie e figliolette -. Non vedo l’ora di vestire la maglia e il marchio della Virtus. Ho molto apprezzato l’impegno e la volontà dei dirigenti di portarmi a Bologna, già la scorsa estate coach Scariolo mi aveva cercato. Sono felice per come si è sviluppata velocemente la trattativa. Giovedì scorso, quando tutti al Cska si sono svegliati con la notizia dei bombardamenti sull’Ucraina, eravamo disorientati. Shved ha famiglia sul confine ucraino, in squadra ci sono medici e fisioterapisti ucraini. Dovevamo giocare contro il Bayern, poi l’Eurolega ha sospeso la partita e il resto è arrivato dopo». Hackett con Belinelli e Teodosic formerà i Big Three di vecchi draghi pieni di titoli tra scudetti, coppe, Euroleghe e Nba: «In questa squadra ci sono tanti giocatori forti e importanti - chiosa il 34enne regista -. Certo, per me sarà esaltante giocare al fianco di due grandi campioni come Beli e Milos. Mi aiuteranno a inserirmi, da loro potrò assorbire tanto come ho fatto con tanti altri fuoriclasse».
Il mercato Lì a fianco Luca Baraldi si gode l’ultimo colpo in attesa di assestarne un altro. «Siamo qui da pochi anni - argomenta il manager, da sempre fidato braccio operativo di Zanetti in tutte le operazioni sportive - e devo sottolineare con grande orgoglio che oggi tanti giocatori importanti vogliono venire alla Virtus. Noi non improvvisiamo, seguiamo un percorso preciso dettato dal nostro proprietario e vogliamo investire sui migliori giocatori italiani, qui o all’estero, perché rappresentano bene il brand Segafredo nel mondo. Ma prima di guardare al valore del giocatore guardiamo all’uomo. E anche in questo caso, un talento come Hackett coniuga perfettamente i due aspetti». Nella conferenza non esce il nome di Toko Shengelia, il lungo georgiano anch’egli fuoriuscito dal Cska, inseguito in queste ore febbrili che separano dalla scadenza del mercato in entrata dell’Eurocup (chiusura domani alle 18). La trattativa è avviata anche se va definito l’accordo temporale.
Shengelia sembra orientato a impegnarsi solo fino alla fine della stagione, la Virtus vorrebbe aggiungere opzioni ma pur di imbarcarlo al più presto si farà andare bene il “mordi e fuggi” puntando poi a convincere il giocatore con tutti i buoni argomenti che offrono la proprietà e l’ambiente di Basket City. Però in mezzo c’è sempre la lettera liberatoria che il Cska ancora non ha rilasciato al georgiano, uscito da Mosca sbattendo la porta. Oggi è la giornata decisiva, dentro o fuori. Dopo il colpo Hackett, la speranza è che tutta la diplomazia di Baraldi possa fare ancora la differenza.
La partita Poi la partita, discretamente brutta, che la Virtus intasca scattando subito 10-0 e volando a +18 nel secondo quarto con i canestri di Hervey. Nella ripresa Cordinier e Mannion tengono a distanza Napoli.