Il tempo dei fenomeni
RE GANNA SFIDA POGACAR-EVENEPOEL SOLO 3 CURVE PER LA CRONO SHOW
La grande bellezza dell’assolo di Tadej Pogacar alla Strade Bianche è ancora lì che ci riempie il cuore, e lo farà a lungo. Ma non è questo il momento giusto per eccedere nella contemplazione, perché da oggi a domenica la TirrenoAdriatico - che in sette giorni unirà Lido di Camaiore e San Benedetto del Tronto - è ben più di una promessa di spettacolo. Dalla presenza del podio dell’ultimo Tour – Pogacar/Vingegaard/Carapaz – al ritorno in Italia di quel Caruso splendido 2° all’ultimo Giro (non accadeva da luglio 2021), senza dimenticarsi gli assalti di Viviani a Ewan in volata, e l’iridato Alaphilippe. Ma oggi, nei 13,9 km simil-biliardo a uno sguardo dal mare (attorno ai 55 la media possibile del vincitore: appena tre curve), la scena se la prendono tre fenomeni a questo livello mai visti assieme. Filippo Ganna, Tadej Pogacar e Remco Evenepoel sono nati tra il luglio 1996 e il gennaio 2000, e hanno già riscritto (il belga meno, ma è il più giovane ed è stato frenato 8 mesi da un grave infortunio) le gerarchie di uno sport forse mai così appassionante in tempi recenti. I loro volti e le imprese ne sono un manifesto perfetto.
Il Cannibale 2.0
Il sesto Monumento è Tadej, hanno detto in diversi dopo l’impresa di Siena. Sembra faccia un altro sport, hanno aggiunto altri. Alla Tirreno-Adriatico, in attesa di assaltare la Sanremo di sabato, difende il titolo 2021: ma davvero può andare al comando già grazie alla crono odierna? Più no che sì: non è uno specialista e l’attacco durato sabato un’ora e 16’ dovrà pure essergli rimasto nelle gambe. Nella crono di 9 km all’Uae Tour, su 9 km ha pagato 11” a Ganna, ma l’anno scorso appena 1” sui 10 km piatti di San Benedetto. «Non è detto che la corsa si decida sabato nel giorno del Carpegna - ha ammonito il 23enne sloveno della Uae-Emirates -. Spero di non perdere troppo tempo dai rivali, entro i 20” di distacco andrebbe bene».
Ganna Il signore del tempo
Due Mondiali a cronometro consecutivi non lasciano dubbi su chi sia il più forte cronoman del mondo. Ma di certo Filippo Ganna non è imbattibile e la sconfitta da Bissegger all’Uae Tour, nonostante una bella prova, ce l’ha ricordato: anzi, ci fa capire quanto valgano – tantissimo – i suoi successi. «Dopo l’Uae Tour è stata una settimana intensa e allora negli ultimi due giorni ho recuperato. Ci ho tenuto tanto a farla questa Tirreno e voglio onorarla al meglio. Sto bene, ma il livello è altissimo e bisognerà vedere dove sono i rivali – vedere Pogacar alla Strade Bianche è stato emozionante – e dove sarò io». Tutto in prospettiva: tra 12 giorni c’è una Sanremo che il 25enne piemontese di Ineos-Grenadiers da tempo ha cerchiato in rosso.
Evenepoel Il bimbo affamato
«Un giorno racconteremo ai nostri figli e ai nostri nipoti di avere gareggiato in una epoca piena di campioni». Così ieri Remco Evenepoel ha dimostrato una volta di più di avere il senso della storia e una maturità non comune per un 22enne. Quest’inverno ha lavorato tantissimo su posizione e materiali per le cronometro, e si trova per la prima volta a lottare contro Pogacar, in attesa di farlo in un grande giro alla Vuelta. A febbraio, in Portogallo, il belga della Quick-Step ha rifilato quasi 1’ su 33 km al campione d’Europa Kung e ci tiene particolarmente a confermarsi nel WorldTour: dei suoi 25 successi, solo 3 sono arrivati in gare di primissima fascia.
Con Ganna ha già diviso podi prestigiosi a crono, a cominciare dai Mondiali: Remco 2° e Filippo 3° nel 2019, Filippo 1° e Remco 3° nel 2021. Fisici non comparabili, dati gli oltre 20 kg e gli oltre 20 centimetri che Ganna ha in più, ma egualmente efficaci. E questa è un’altra lezione dei ragazzi d’oro: non sognatevi di schematizzare il talento. Oggi è il loro tempo: il tempo dei fenomeni.