Kipchoge sempre re Doma anche Tokyo Maratona in 2h02’40”
● Fenomenale Eliud Kipchoge: il 37enne keniano, al ritorno in gara sette mesi dopo la conquista del secondo oro olimpico, fa sua anche la maratona di Tokyo. Rimasto solo intorno al 36° km, vince in 2h02’40” (1h01’03” alla mezza), nonostante un forzato errore di direzione in una curva verso il 10° km che gli costa circa 10”. Eliud ora vanta 14 vittorie su 16 maratone corse (più le due non ufficiali di Monza 2017 e Vienna 2019), 3 dei 4 migliori tempi della storia e successi in 4 delle 6 Majors (gli mancano New York e Boston) come solo il connazionale Wilson Kipsang. Sulla strada che potrebbe portarlo ai Giochi di Parigi 2024 e a un’inedita tripletta, è sempre più il n. 1. Quel che più continua a sorprendere è l’apparente facilità con la quale firma le proprie imprese, A Tokyo - dove non potè correre in occasione dell’Olimpiade perché gli organizzatori spostarono la gara 1000 km più a Nord per evitare il caldo-umido estivo della capitale - col solito, meraviglioso incedere, ha azione regale. Ed è pressoché un metronomo. I parziali ogni 5 km parlano chiaro: 14’17” (con cappello di lana fino al 4° km per fronteggiare i 10 gradi della mattinata nipponica), 14’20”, 14’39”, 14’37”, 14’33”, 14’25”, 14’39” e 14’33”. L’allievo di Patrick Sang, negli ultimi km, pare addirittura sorridere. Alle sue spalle il keniano Amos Kipruto (2h03’13”), l’ultimo ad alzare bandiera bianca e l’etiope Tamirat Tola (2h4’14”), costretto a rallentare al 29° km. Grande è anche la primatista del mondo, la 29enne keniana Brigid Kosgei che si impone in 2h16’02”, terzo crono all-time, davanti alle etiopi Ashete Bekere (2h17’58”) e Gotytom Gebreslase (2h18’18”). La 47a Roma-Ostia, organizzata da GBSRun con Rcs Sports & Events, diventa intanto la mezza italiana più veloce di sempre: i keniani Sebastian Sawe e Irene Kimais vincono in 58’02” e 1h06’03”. Eyob Faniel è 8° in 1h00’36”, Yassine El Fathaoui, 13°, cresce fino a 1h01’44” e Rebecca Lonedo è 7a in 1h13’12”.