Milano in testa Il Gre-No-Li, il primo Allegri e il regno Conte Il Diavolo è 4 a 3
Nella A a girone unico Milan e Inter hanno chiuso ai primi due posti in 7 occasioni: il distacco più grande i 12 punti di un anno fa
Milan primo con 60 punti, Inter seconda con 58, ma la squadra di Inzaghi deve recuperare l’ormai “mitologica” partita contro il Bologna. Milano monopolizzerà la testa della classifica fino all’ultima giornata? Non possiamo saperlo, il Napoli non è per niente fuori dai giochi scudetto e la Juve in risalita rappresenta una variabile impossibile da ignorare. Nel campionato di Serie A a girone unico, per sette volte Inter e Milan hanno occupato le prime due posizioni alla fine del torneo: in quattro casi ha vinto lo scudetto il Milan e in tre l’Inter. Non sempre però c’è stato un vero testa a testa. Nella stagione scorsa, per esempio, l’Inter di Conte ha sorpassato il Milan a febbraio ed è volata via verso il titolo, raggiunto con 12 punti di vantaggio sui rossoneri, arrivati secondi grazie alle combinazioni dei risultati dell’ultima giornata. Il duello è stato vivo fino all’ultimo scorcio d’inverno, poi è diventato un monologo interista. Nelle altre sei annate Milano-centriche c’è stata più combattività.
Il Gre-No-Li Gren, Nordahl e Liedholm, da cui l’acronimo Gre-No-Li, il trio di svedesi che rifanno grande il Milan negli anni Cinquanta. Cruciale il 1950-51, quando il Milan del Gre-No-Li rivince lo scudetto 44 anni dopo l’ultimo, nel 1907. Titolo acciuffato alla penultima giornata. Alla fine il vantaggio sull’Inter di Skoglund, Nyers e Wilkes, altro ottimo terzetto, e di una giovane riserva a nome Enzo Bearzot, sarà di un punto appena.
Il ragazzo d’oro Ancora Milan, stavolta nell’Italia del boom economico. Il campionato 1961-62 lo vince il Milan di Nereo Rocco sull’Inter di Helenio Herrera. Uno dei primi capitoli della saga del Paròn e del Mago. Inter campione d’inverno con 5 punti sul Milan, poi il rovesciamento simmetrico: Milan campione d’Italia con 5
punti sull’Inter. La consacrazione di Gianni Rivera come “golden boy” del calcio italiano, José Altafini capocannoniere. RiveraAltafini, l’asse fondamentale per la Coppa Campioni del 1963, la prima vinta da un club italiano.
La rivincita Nel 1964-65 l’Inter restituisce il ribaltone. Milan campione d’inverno 5 gradini sopra i nerazzurri, Inter campione d’Italia 3 punti avanti. Senza Rocco, passato al Torino, ma il Paròn tornerà, il Mago Herrera si prende la scena. È la stagione della profezia di Padre Pio: «L’Inter perderà qui a Foggia, però vincerà lo scudetto». E così va. È la stagione in cui si consolida il mito della Grande Inter, capace di vincere la Coppa dei Campioni per la seconda volta di fila. Milano all’apice, tre Coppe Campioni in tre anni: 1963 Milan, 1964 e 1965 Inter.
Lo smacco di Invernizzi
Serie A 1970-71, il Milan insegue lo scudetto della stella e domina la parte centrale del campionato. L’Inter parte male e a novembre cambia allenatore. Via l’altro Herrera, il “ginnasiarca” Heriberto, e dentro Giovanni Invernizzi, tecnico della Primavera. La squadra si rasserena e risale, con metodo e costanza. A sette giornate dalla fine il sorpasso. Inter 46, Milan 42: finisce così.
Boninsegna capocannoniere, leggendaria la sua rovesciata a San Siro contro il Foggia, una specialità di Bonimba omaggiata da Stefano Accorsi in Radiofreccia di Ligabue.
Gli Invincibili Nel 1992-93 l’Inter di Osvaldo Bagnoli, di Schillaci e Ruben Sosa, prova a contrastare il Milan di Fabio Capello, destinato a passare alla storia come il Milan degli Invincibili. Il campionato è un monologo milanista, l’Inter si illude a fine aprile, quando si avvicina a meno quattro. La speranza dura un attimo, il Milan resiste e chiude da campione sempre a più quattro. Scudetto con una vena di malinconia: è l’ultima stagione agonistica di Van Basten, non ancora 30enne. Seguirà il ritiro, nel 1995.
La prima volta di Allegri
Nel 2010-11 il primo scudetto di Allegri. Il suo Milan sente i brividi alla 30a giornata, quando perde a Palermo e si ritrova l’Inter alle calcagna, a meno 2. Una settimana dopo il derby fa chiarezza: 3-0 per i rossoneri con doppietta di Pato e gol su rigore di Cassano. Una vittoria piena, non di corto muso. Alla fine la classifica è netta: Milan 82 punti e Inter 76. Un’Inter travagliata dal doppio cambio in panchina del dopoMourinho: prima Benitez e poi l’ex milanista Leonardo, bollato come “traditore” dalla gente rossonera.